Servizi Ambientali che gestisce il depuratore di Borghetto Santo Spirito punta sulla tecnologia e sull'ambiente e, proprio per questo è stata scelta dalla multinazionale General Electric per condurre la prima sperimentazione europea per l'autosostenibilità della struttura.
Attraverso il processo di depurazione, insomma, è possibile, da un lato consumare meno energia elettrica, dall'altro produrne in modo da autoalimentare l'impianto di depurazione.
Parlando degli aspetti più tecnici la nuova depurazione avviene accentuando un processo naturale. In particolare la parte solida delle acque fognarie viene messa in silos chiusi dove si genera biogas, mentre la parte liquida, viene fatta passare in un sistema di micromembrane dove fuoriesce ossigeno che aiuta i batteri nel processo di scomposizione delle molecole e, quindi di depurazione.
Questo importantissimo progetto pilota, la cui sperimentazione è partita già dallo scorso dicembre, continuerà fino alla prossima estate per raccogliere i risultati e valutare l'ampiamento e lo sviluppo ulteriore del progetto.
Attualmente il trattamento dei reflui e dei relativi consumi energetici si aggirano intorno ai 0,4 Kw per metro cubo trattato, con la nuova tecnologia in sperimentazione sarà possibile produrre energia per autoalimentare l'impianto e non solo, si può puntare, infatti, persino l'immissione nella rete pubblica del surplus di energia prodotta.
Proprio in questo senso ieri l'impianto di depurazione di Borghetto, ha ospitato una nutrita delegazione di tecnici del comparto europeo della General Electric, per una visita della struttura e una sessione tecnica di verifica dei parametri di efficienza, ottenuti con il macchinario pilota installato, e gestito in collaborazione con i tecnici della Servizi Ambientali S.p.A., prima del prossimo congresso internazionale di maggio, che vedrà la partecipazione del dipartimento canadese della multinazionale.
Intanto è anche in corso di perfezionamento un protocollo di collaborazione con il Politecnico di Milano, mentre prosegue il percorso della Blu Accademy per la cura dell'ambiente che vede in temporaneo stand by la realizzazione del parco pubblico per la riqualificazione dell'area a lato del depuratore, in attesa di nuove risorse.
“La riduzione dei consumi energetici negli impianti di depurazione rimane un tema centrale per gli addetti ai lavori. Un campo in cui resta ancora molto da fare, specialmente alla luce delle continue innovazioni tecnologiche, che si presentano sul mercato”- ha dichiarato Giovanni Paolo Paganelli, direttore generale della Servizi Ambientali S.p.A. che, con sui risparmi energetici, per nuovi investimenti.
“I reflui civili come quelli convogliati all’impianto di Borghetto Santo Spirito contengono un quantitativo energetico da tre fino a quattro volte superiore all’energia necessaria per depurarli” - ha spiegato l’ing. Alessandro Monti, direttore commerciale di General Electric. “Le tecnologie sono già in fase avanzata, per consentire di progettare e realizzare un impianto di depurazione che non richieda nessun apporto di energia elettrica dall’esterno, che non solo si auto sostenga, ma che possa arrivare a produrne un surplus energetico che si possa immettere in rete come energia rinnovabile”
Mara Cacace