Spotorno impegnata nella lotta al punteruolo rosso

I gruppi di minoranza del comune di Spotorno, rappresentati da Matteo Marcenaro (Spotorno nel cuore), Francesco Bonasera e Marco Rapetti (Spotorno che vorrei) e Francesco Riccobene (Adesso Spotorno), lanciano compatti un segnale d’allarme sul punteruolo rosso.

Si domandano a una voce i consiglieri: “Siamo di fronte a un serio problema ambientale che avrà di certo un deciso impatto negativo sull’immagine turistica di tutta la provincia. Come procede a Spotorno il monitoraggio di questo parassita e con quale incidenza economica? Qual è la consistenza del fenomeno sul nostro territorio? E al di là delle palme comunali, sono stati avvisati i proprietari privati e gli amministratori di condominio?”

L’assessore al verde pubblico, al decoro urbano e ai lavori pubblici Marina Peluffo offre una panoramica della situazione: “Dal 2012 si è proceduto ad attivare sul territorio comunale delle trappole a feromoni, quindi in anticipo rispetto alle prime segnalazioni del parassita sul comprensorio, avvenute a Finale Ligure nel 2015. Inoltre, dal gennaio del 2016, grazie alla collaborazione dell’agronomo Antonino Rosato di Sanremo, abbiamo adottato il protocollo denominato ‘SOS Palme’ che comprende l’introduzione di tre cannule in ogni palma con diluizioni di insetticida autorizzato dal ministero della salute, abbinate con cicli di elioterapie e di irrorazioni apicali”.

Prosegue l’assessore Peluffo: “Il 13 ottobre scorso, durante un sopralluogo abbiamo rilevato tre sole palme private infestate dal parassita. Una palma comunale, invece, era stata attaccata non dal punteruolo rosso ma da un attacco fungino. Successivamente abbiamo trovato dei punteruoli catturati da tre delle nostre trappole. Al momento stiamo procedendo con tutti i trattamenti sopraelencati e sono in programma altri interventi mensili.

Ad oggi, su 123 palme di proprietà comunale, risulterebbero attaccati dal parassita tre di questi alberi in prossimità della biblioteca, uno davanti al centro congressi Palace, uno nel parcheggio della ex stazione ferroviaria e uno in piazza Verne. In accordo con l’agronomo abbiamo tentato un recupero che ha parzialmente dato i suoi frutti: solo le ultime due palme elencate, infatti (piazza Verne ed ex FS) sono state abbattute in quanto ritenute irrecuperabili, mentre su tutte le altre procedono i trattamenti di cura. Abbiamo inoltre avviato una massiccia campagna di informazione attraverso il nostro sito web istituzionale e ad abbiamo invitato i privati a effettuare un censimento dei palmizi tramite una scheda scaricabile dal nostro sito”.

Conclude l’assessore al verde pubblico: “Nel 2016 la lotta al punteruolo rosso ci è costata 36.121 euro e anche per il 2017 possiamo ipotizzare una stima prossima ai 30mila euro, ma si tratta di un fenomeno talmente complesso che al momento è impossibile tracciare una reale previsione della sua evoluzione futura”.