Politica - 25 febbraio 2017, 19:00

Il Cesp: "Cengio è e resta antifascista. Ora commemoriamo Aurelio Luigi Ranuschio"

Ranuschio fu l'unico valbormidese a tornare vivo dai campi di Dachau e di Uberlingen

Il Cesp: "Cengio è e resta antifascista. Ora commemoriamo Aurelio Luigi Ranuschio"

Scrive il CESP (Centro Studi Scuola Pubblica) in merito alla cerimonia odierna: "Pieno successo della commemorazione dei martiri della strage di Cengio del 27 gennaio 1945 stamattina in Comune a Cengio con intitolazione di una piazza.

Ora il CESP Savona-Centro studi scuola pubblica, fortemente attivo nelle tematiche antifasciste, propone analoga iniziativa per commemorare Aurelio Luigi Ranuschio, partigiano cengese, fratello di Ildo Ranuschio, unico deportato nel campo di sterminio di Uberlingen a tornare a Cengio. A Ranuschio le torturatrici della Milizia fascista alla Casa dello Studente di Genova strapparono la lingua. Venne poi portato a Dachau e a Uberlingen, unico valbormidese a tornare vivo.

Le vicende di Ranuschio sono raccontate nel libro PER NON DIMENTICARE edito dalla casa editrice Le Stelle di Cengio. Il CESP, che ha edito lo straordinario studio del professore cengese Davide Montino, morto a 36 anni per cancro alle corde vocali, "La scuola fascista", propone e chiede al Sindaco di Cengio di avviare la pratica per intitolare una via, un palazzo, una stanza pubblica a questo eroe di Cengio, che fu deportato per salvare i cengesi vittime di una spia, un delatore che voleva consegnare alle SS un elenco di nomi degli antifascisti di Cengio. Cengio è e resta antifascista".

c.s.

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