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Sanità | 06 marzo 2017, 11:33

Da domani sarà attivo in provincia di Savona il numero unico 112 per le emergenze (VIDEO)

Il servizio già attivo nella provincia di Genova dallo scorso 14 febbraio, è stato presentato questa mattina presso l'aula magna dell'ospedale San Paolo

Da domani sarà attivo in provincia di Savona il numero unico 112 per le emergenze (VIDEO)

Al via su tutto il territorio della provincia di Savona il Numero Unico di Emergenza 112. Dopo l’attivazione nella Provincia di Genova, il 14 febbraio scorso, si realizza la prima tappa del cronoprogramma che, definito con i ministeri dell’Interno e dello Sviluppo Economico, garantirà la copertura di tutto il territorio regionale entro la primavera con l’estensione del NUE anche nello spezzino e nell’imperiese. 

Ad inaugurare il servizio, condiviso a livello europeo, sono stati oggi, presso l’ospedale San Paolo, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale, il Prefetto di Savona Giorgio Manari e il direttore generale dell’Irccs San Martino-Ist, Giovanni Ucci.

Da domani, in caso di necessità, anche i cittadini savonesi dovranno fare riferimento al numero unico 112: gli operatori, dopo aver localizzato la chiamata tramite un sistema automatico e inquadrato la problematica, smisteranno la comunicazione ai soggetti competenti sul territorio - Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco o Soccorsi sanitari. Le Centrali operative dei quattro soggetti sono infatti collegate da oggi con la sede della Centrale Unica di Risposta, presso l’Irccs San Martino-Ist di Genova: una soluzione che, individuata da Regione Liguria in accordo con tutte le parti coinvolte, garantisce la presenza 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno di supporto tecnico, logistico, amministrativo e l’utilizzo di tecnologie avanzate.

La localizzazione avviene interrogando in tempo reale il Centro Elaborazione Dati (CED) del ministero dell’Interno, piattaforma dove sono memorizzate le informazioni sulla provenienza delle chiamate da rete fissa e mobile.

Le telefonate ai contatti usuali (che non cesseranno di esistere) - 112 Carabinieri, 113 Polizia di Stato, 115 Vigili del Fuoco e 118 Soccorsi Sanitari - verranno comunque indirizzate al Numero Unico di Emergenza 112.

Per la gestione delle emergenze in mare, è in via di definizione il percorso che porterà al collegamento della Centrale operativa della Guardia Costiera (1530) con quella del NUE. In concomitanza con l’avvio del NUE, sono stati assunti e formati 38 operatori, per i quali è previsto un percorso formativo continuo e mirato in collaborazione con AREU, l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia.

È già disponibile where are u, App gratuita collegata alle centrali uniche di risposta del NUE 112 che consente di effettuare una chiamata di emergenza con il contestuale invio della posizione esatta del chiamante.

I NUMERI DEL SERVIZIO. Interessanti i numeri elaborati sinora, riferiti ai primi quindici giorni del servizio nella Provincia di Genova: sono state circa 20.500 le chiamate di cui il 50% quelle indirizzate agli Enti preposti. Di queste il 35% alle Forze dell’Ordine (Carabinieri e Polizia di Stato), il 55% ai Soccorsi sanitari e il 10% ai Vigili del Fuoco.

Sono state il 50% di quelle complessive, invece, le telefonate che gli operatori hanno filtrato perché inappropriate. In Centrale, la fascia oraria di maggior afflusso va dalle ore 10 alle 19.

Ad allineare perfettamente il servizio della Liguria, nato da meno di un mese, con quello della Lombardia e della città di Roma è il tempo di risposta degli operatori, in media di 3,5 secondi (tra il primo e il secondo squillo).

Quando verrà esteso a tutta la Liguria (il 28 marzo verrà attivato nella Provincia della Spezia e il 19 aprile in quella di Imperia) si ipotizzano annualmente oltre 1 milione e 600 mila segnalazioni. 

"E' un passo in avanti verso il futuro per salvare delle vite - spiega l'assessore regionale Sonia Viale - i cittadini sanno che in caso di difficoltà, devono fare un unico numero. Questo servizio è stato affidato come soggetto attuatore al San Martino, nella quale sarà presente un pool di persone specializzate del 112 che hanno il compito di affrontare in prima battuta le chiamate di emergenza dei cittadini. Le telefonate di 'non emergenza' verranno fermate per non aggravare sui centralini delle Forze dell'Ordine e del 118". 

"Il 112 non rallenta la risposta all'emergenza, il tempo di inoltro all'operatore indicato è di massimo 5 secondi, in quell'occasione, l'operatore dell'112 ha sul proprio display già l'ubicazione del luogo della chiamata, sia da telefono fisso, sia da cellulare. Quindi, nel momento in cui la persona spiega il tipo di bisogno, viene già inoltrata al luogo competente per territorio e materia. L'operatore del 112 non tratta il caso, ma viene fatto dall'operatore specifico" conclude l'assessore Viale. 

Spiega il direttore generale dell’Irccs San Martino-Ist, Giovanni Ucci: "L'app dà la possibilità di essere geolocalizzati tramite il centro di localizzazione del Ministero degli Interni. Quando viene usata l'app, la posizione appare direttamente sulla scheda che l'operatore sta compilando e viene trasmessa immediatamente alla centrale di secondo livello, in modo tale da intervenire il più presto possibile". 

"Nei primi giorni di sperimentazione sul territorio genovese, il servizio è andato benissimo, i tempi di risposta sono inferiori allo squillo, e complessivamente, dall'inizio della chiamata, alla chiusura della telefonata alla centrale di secondo livello, passa in media circa un minuto" conclude il direttore generale dell’Irccs San Martino-Ist Ucci.

"E' un cambiamento che va in contro sia alla sicurezza, sia alla salute dei cittadini - commenta il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio - attraverso l'app, si ha la possibilità di localizzare anche una persona che accende il cellulare ma non parla". 

Redazione

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