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Attualità | 13 aprile 2017, 15:30

Stop a tavolini e sgabelli a Ceriale: commercianti in rivolta

Interviste ai commercianti. Gianbenedetto Calcagno, Presidente Associazione dei Commercianti di Ceriale: “Credo ci siano cose ben più importanti da evidenziare e far rispettare. Sedie e tavolini alti forniscono un servizio a clienti e turisti, cosa importante sia per il turismo che per le attività commerciali che qui a Ceriale lavorano 3 mesi l’anno”

Stop a tavolini e sgabelli a Ceriale: commercianti in rivolta

Rivolta dei commercianti a Ceriale dove, nei giorni scorsi, è stata consegnata una nota nella quale si ricordava che gli esercizi commerciali di vicinato (che non siano esercizi di somministrazione) non possono avere panchine o altre sedute abbinate ad eventuali piani di appoggio.

Sostanzialmente, insomma: niente più tavoli alti e sgabelli per gli esercizi di take away, pizza al taglio o anche chi, avendo chiesto uno spazio per un dehor come ad esempio il  fruttivendolo sulla passeggiata, si è attrezzato per fornire un servizio a turisti e residenti con qualche tavolino e qualche sgabello.

Spiega Pablo Sterrantino, titolare di una pizzeria al taglio: “Noi non abbiamo servizio al tavolo, la gente viene qui, prende la pizza e la porta via. Anche se noi possiamo avere solo piani di appoggio, fino all’anno scorso ci avevano permesso di mettere i tavolini  con delle sedie alte per dare un servizio in più ai clienti. L’altro giorno ci hanno comunicato che da quest’anno dovremmo togliere probabilmente le sedute abbinate ai tavolini spiegandoci che ci sono state delle lamentele.”

“Creiamo un vero disagio specie alle famiglie e agli anziani. Noi lavoriamo solo pochi mesi l’anno e questa cosa può essere un vero danno per noi”conclude.

Agguerrito è anche Davide Fabiano, titolare del fruttivendolo sul lungomare: “Io ho una famiglia da mandare avanti, applicando questa normativa attività come la mia vengono  danneggiate e questo proprio nei due mesi estivi quando riusciamo a guadagnare qualcosa in più con l’arrivo dei turisti”.

Conclude: “Se mi avessero avvertito per tempo, tra l’altro avrei cercato di attrezzarmi, di chiedere la possibilità di somministrare. Credo che attività come la mia o le altre non danneggino nessuno”

A conoscere la norma è anche Nella Lasagno, titolare di una gelateria a Ceriale: “Io sapevo della normativa, per mia decisione non ho mai voluto mettere tavolini, ho solo due panchine fuori dalla mia attività. Ad ogni modo credo che tavolini alti e sedie non danneggino nessuno in realtà, ben peggio è permettere di aprire a pochi metri da me un’altra gelateria, cosa che a breve accadrà. Non è colpa del comune, ma credo che questo sia un danno, non il resto”.

Molti altri i commercianti sul piede di guerra e molti si dichiarano pronti a chiedere consiglio legale per opporsi a questa decisione.

Conclude Gianbenedetto Calcagno, Presidente Associazione dei Commercianti di Ceriale: “Credo ci siano cose ben più importanti da evidenziare e far rispettare. Sedie e tavolini alti forniscono un servizio a clienti e turisti , cosa importante sia per il turismo che per le attività commerciali che qui a Ceriale lavorano 3 mesi l’anno”.

Mara Cacace

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