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Attualità | 30 aprile 2017, 00:00

Albenga: stangata Tari per le aziende, ma le cartelle potrebbero essere illegittime

Guido Lugani tecnico ambientale "Riteniamo che il regolamento sia illegittimo. Inoltre nei conteggi per il calcolo della Tari vengono inseriti spazi che producono rifiuti speciali che le attività già smaltiscono affidandosi a ditte specializzate. Calcolarle nella Tari vorrebbe dire far pagare due volte per lo smaltimento dei rifiuti.".

Albenga: stangata Tari per le aziende, ma le cartelle potrebbero essere illegittime

Arriva la stangata Tari per le aziende produttive di Albenga e fioccano le cartelle da pagare facendo tremare i piccoli e medi imprenditori che, se dovessero versare decine di migliaia di euro rischierebbero la stessa sopravvivenza della loro attività.

Una prospettiva per evitare la stangata, però, pare esserci, infatti secondo alcuni tecnici ambientali e avvocati ai quali si sono rivolte le imprese, esisterebbero dei motivi di illegittimità nella deliberazione del comune, oltre al fatto che la ratio della normativa sulla Tari non sarebbe stata rispettata, e mancherebbe il presupposto per l'imposizione.

In particolare, si specifica nelle missive inoltrare al Comune per chiedere (almeno) una nuova misurazione delle aree da sottoporre a tassazione come debbano essere escluse dalle misurazioni effettuare tutte quelle aree che, essendo dedicate all'attività di produzione genererebbero prevalentemente rifiuti speciali, già smaltiti in proprio affidandosi a ditte specializzate.

Spiega sul punto Guido Lugani tecnico ambientale "Riteniamo che il regolamento sia illegittimo. Inoltre nei conteggi per il calcolo della Tari vengono inseriti spazi che producono rifiuti speciali che le attività già smaltiscono affidandosi a ditte specializzate. Calcolarle nella Tari vorrebbe dire far pagare due volte per lo smaltimento dei rifiuti.".

Inoltre sussisterebbe anche un altro profilo di illegittimità che starebbe proprio nel Regolamento Comunale, il quale non prevederebbe al suo interno, come invece dovrebbe in base all'art.198 del D.Lgs 152/2006, i limiti quantitativi e qualitativi di assimilabilità ai rifiuti urbani.

Dati questi elementi la richiesta presentata al comune è quello di provvedere in via di autotutela per annullare i provvedimenti arrivati alle varie attività produttive e ricalcolare la Tari tenendo in considerazione le deduzioni presentate e modificando il regolamento comunale ritenuto illegittimo.

Mara Cacace

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