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Politica | 02 maggio 2017, 15:45

Primarie Pd, Savona Arancione: "Renzi dismetta il ruolo dell'uomo solo al comando"

"Ci auguriamo che sappia cogliere la domanda che gli arriva dal Paese, ovvero, una maggiore chiarezza sulla linea politica che vuole intraprendere e con quali compagni di viaggio"

Primarie Pd, Savona Arancione: "Renzi dismetta il ruolo dell'uomo solo al comando"

"La vittoria di Renzi alle primarie del suo partito è stata netta ed inequivocabile, forse anche oltre le sue più rosee previsioni e speranze, e gli affida, per i prossimi anni, la gestione del Partito Democratico e, di conseguenza, la responsabilità politica di gestire per il bene del Paese il potere che gli è stato assegnato dagli elettori" commenta il gruppo Savona Arancione. 

"Due milioni di votanti sono un numero enorme, specie se paragonato alle poche decine, che, senza neppure muoversi da casa, scelgono candidati e candidate, paludando questa scarna partecipazione per vittoria della democrazia e della rete. Ma il calo dei votanti rispetto al precedente appuntamento è un campanello di allarme, soprattutto perché molto alto in regioni tradizionalmente vicine agli ideali della sinistra ed è indice di una disaffezione  non tanto rispetto allo strumento “Primarie”, quanto rispetto a ciò che il PD oggi rappresenta". 

"L'affermazione di Orlando, ben oltre il 20%, indica la direzione verso cui i cittadini vogliono dirigersi, anche con l'impegno verso una nuova legge elettorale, come anche il Presidente della Repubblica sollecita. Non possiamo condividere, né appoggeremmo, una linea politica ondivaga e senza una precisa direzione. Se è vero che non esistono problemi di destra o di sinistra, è indubitabile che le risposte e le soluzioni sono diverse e Renzi deve uscire dall'ambiguità e dire con chiarezza quale strada vuole seguire". 

"La ripresa economica, l'emergenza legata all'emigrazione, la mancanza di lavoro, soprattutto tra i giovani, i diritti, sono tutti temi che debbono con urgenza essere affrontati e per i quali le ricette non possono che essere diverse a secondo della lente con la quale si guardano. Ci auguriamo che, per il bene del Paese, Renzi dismetta il ruolo dell'uomo solo al comando e sappia cogliere la domanda che gli arriva dal Paese di maggiore chiarezza sulla linea politica che vuole intraprendere e con quali compagni di viaggio". 

"Il rischio, se questo non dovesse avvenire, e Renzi dovesse continuare nella sua ossessione rottamatrice e vendicatrice, e di conseguenza, divisiva, è che alle prossime primarie il candidato unico del pd riceverà il 100% dei voti, ma da un partito sconfitto, malato, perdente, in un paese governato da una destra qualunque, ma comunque una destra, non in grado di dare risposte concrete ai bisogni della gente, ma solo in grado di governare varando provvedimenti populisti, liberticidi, escludenti" conclude "Savona Arancione". 

 

c.s.

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