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Politica | 16 maggio 2017, 17:30

Albenga, Forza Italia appoggia la proposta-Cassinelli al Governo: avviare campagna di sensibilizzazione su parto anonimo

Il senatore ligure ha presentato un'interrogazione al ministro Lorenzin.

Albenga, Forza Italia appoggia la proposta-Cassinelli al Governo: avviare campagna di sensibilizzazione su parto anonimo

Alla lettera aperta a tutti i parlamentari liguri a firma di Eraldo Ciangherotti e Ginetta Perrone per chiedere di promuovere un’iniziativa parlamentare presso la Presidenza del Consiglio, finalizzata a regolamentare, anche con il supporto del Ministero delle Politiche Sociali ed il Ministero della Salute, una campagna pubblicitaria informativa, mediante spot TV e altri materiali multimediali – messaggi chiave e raccomandazioni del Ministero – da diffondere tramite web e social network, con l’obiettivo di sensibilizzazione sul diritto per una donna di partorire in anonimato, il Senatore di Forza Italia Roberto Cassinelli ha risposto presentando un'interrogazione al Ministro Lorenzin.

Il senatore ligure, in una interrogazione al Ministro Lorenzin, rileva che “il parto in anonimato rispetta la privacy e la libertà di scelta della madre, proteggendo il diritto alla vita del figlio” e chiede al Governo di avviare “campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica tramite i mezzi di informazione tradizionali e social, onde far sì che cessi il ricorso ai parti clandestini e, ancor peggio, l’abbandono dei neonati da parte delle madri in stato di disperazione”.

Di seguito riportiamo la lettera:

“La recente cronaca ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica diversi drammatici episodi che hanno visto abbandonare neonati, in strada o in altri luoghi, a seguito di parti clandestini, con gravi conseguenze per la salute dei bambini, fino a causarne, in alcuni casi, il decesso”.

È quanto scrive in una interrogazione parlamentare il senatore Roberto Cassinelli (Fi), che pone l’accento sui motivi che conducono le madri a decisioni così drammatiche. “Vi sono delicatissime situazioni personali e familiari che inducono le gestanti, pur nella comprensibile disperazione, a tenere segreta la propria gravidanza e partorire al di fuori delle strutture sanitarie, per poi abbandonare il neonato – si legge ancora nell’interrogazione -. Tra le cause di tale angosciosa circostanza v’è senz’altro, in taluni casi, la convinzione nella madre di non poter far fronte ai bisogni del nascituro, abbinata alla decisione di non rendere noto il proprio stato interessante”. Il parlamentare ligure ricorda che “l’art. 30, comma 1, del d.P.R. 3 novembre 2000, n. 396, garantisce alla madre partoriente il diritto all’anonimato, consentendo ad altro soggetto, quale il medico o l’ostetrica, di rendere la dichiarazione di nascita”. Secondo Cassinelli, “la ratio della predetta norma di legge risiede proprio nella necessità di tutelare la salute e la vita del neonato onde consentire alle madri di dare alla luce il proprio bambino in sicurezza presso una struttura sanitaria nazionale, senza necessità di fornire i propri dati e potendo scegliere di affidare il bimbo alle cure ed all’amore di altri”. Per questa ragione, nella propria interrogazione chiede al Ministro della Salute di “attivare campagne di comunicazione e sensibilizzazione sul diritto al parto anonimo, alla luce dei recenti episodi di cronaca da cui si può desumere una scarsa conoscenza dell’istituto da parte della cittadinanza”.

L’interrogazione è stata sottoscritta dai senatori Bernini, Bocca, Malan, Mandelli, Pelino e Rizzotti.

Roma, 16 maggio 2017

Avv. ROBERTO N. CASSINELLI Senatore della Repubblica 3^ Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione)

cs

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