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Politica | 19 maggio 2017, 15:00

Più profughi che residenti a Peagna, Fazio: “Situazione preoccupante, possiamo solo cercare di vigilare”

Fazio dice no a Sprar, far lavorare i profughi e dare loro la carta di identità “A Ceriale hanno dato anche il nome di un rockettaro, avuta la Carta sono andati via. Il comune non può fare azioni coercitive, ma cercheremo di vigilare”

Più profughi che residenti a Peagna, Fazio: “Situazione preoccupante, possiamo solo cercare di vigilare”

Sono più i profughi che i residenti a Peagna una frazione di Ceriale dove gli stranieri pur essendo arrivati da un po' non hanno mai creato alcun problema dimostrando anzi, in alcune occasioni, buona integrazione e propositi positivi.

Da un po' di tempo, però la situazione si è complicata, gli arrivi sono aumentati ed il turnover all'interno dell'edificio nel quale sono accolti è continuo.

Alla luce di preoccupazioni e lamentele l'amministrazione cerialese ha voluto incontrare i residenti per esporre la situazione e rispondere alle domande.

“Non siamo contro i ragazzi, non siamo razzisti, però adesso non c'è un limite. Sono tanti, arrivano di notte e se ne vanno quando vogliono. Sono stati identificati? Chi sono? Si sono sottoposti alla prassi sanitaria? Stanno bene? La notte almeno 3 volte alla settimana interviene la croce rossa e l'auto medica nel centro, cosa significa che stanno male? Sono solo uomini giovani, non è che non facendo nulla tutto il giorno si fanno venire strane idee?” queste solo alcune delle domande formulate dai cittadini presenti, una trentina di persone,oltre metà dei residenti della borgata escludendo i bambini.

A rispondere alle domande il sindaco Fazio, il vicesindaco Maineri e il comandante della Polizia Municipale Suardi.

Spiega Fazio: “Mi sono iniziato a preoccupare già qualche tempo fa quando dopo l'arrivo alle tre di notte di alcuni profughi uno di loro ha manifestato i sintomi della TBC. Poi mi hanno garantito che non era una forma infettiva e che tutti erano stati sottoposti ad adeguata profilassi, ma ho iniziato ad avere timori e a capire i sindaci che oggi sono sotto procedimento penale per aver fatto le ordinanze per motivi sanitari di divieto di permanenza di stranieri nei loro comuni (NDR Sindaco Canepa di Alassio e Bologna di Carcare)”.

Da qui l'intensificazione dei controlli e delle verifiche, ma quale la situazione ad oggi a Peagna?

Spiega il sindaco: “Adesso ci sono 71 persone, ma il numero cambia di continuo tra chi viene e chi va. Purtroppo come amministrazione non possiamo bloccare gli arrivi ed il Prefetto ci ha chiaramente detto che l'emergenza profughi è quotidiana, gli arrivi sono a migliaia ogni giorno e queste persone devono essere distribuite. A Peagna c'è una struttura ampia e ci hanno detto che viene utilizzata un po' come “polmone" quando non sanno dove mandare i profughi li mettono qui. Ci hanno anche detto che adesso dovrebbero aver trovato una struttura ricettiva a Savona per fare accoglienza, ma nulla esclude che anche Peagna, in caso di necessità possa essere utilizzato e la capienza massima qui sarebbe addirittura di 150 persone che sarebbero il doppio, in pratica, dei residenti nella frazione”.

Continua Fazio: “Mi hanno proposto un progetto di Sprar per consolidare 35 presenze e dare il via ad altri progetti, ma non mi fido. A mio avviso vorrebbe dire aprire ancora di più a certe persone che potrebbero essere convogliate qui anche da altri comuni. Non sono neppure per fare lavorare questi ragazzi perchè ritengo che il lavoro debba essere retribuito se no è sfruttamento e non sarebbe giusto. Infine, ritengo anche che non debba essere data loro la carta di identità. Molti l'hanno richiesta a Ceriale dando dei nomi fasulli, uno anche quello di un rockettaro per poi andarsene dopo averla ottenuta. Certo gli uffici non si possono rifiutare, ma la situazione dovrebbe essere gestita in modo diverso a livello centrale”.

Conclude: “Dal canto nostro, dunque, quello che possiamo fare e che faremo è continuare a vigilare. Il comandante della Polizia Locale Suardi ha già segnalato alcune problematiche inerenti la sicurezza ed in particolare sugli estintori presenti nella struttura e il fatto che troppe persone dormissero in una stanza. Continueremo ad effettuare queste verifiche e nel contempo qualunque problematica, come ci hanno più volte detto in Prefettura dobbiamo segnalarla. Così faremo”.

Mara Cacace

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