Economia - 20 maggio 2017, 09:58

In tutta la Liguria è crisi per l'artigianato "Under 35"

In un anno perso il 5,6% di imprese artigiane giovanili in Liguria, oggi poco più di 4.900. Grasso (Confartigianato): «Più sostegno ai giovani: non dimentichiamoci che in gioco ci sono il loro futuro lavorativo ma anche il rischio di perdere grandi capacità professionali»

In tutta la Liguria è crisi per l'artigianato "Under 35"

In Liguria si contano 4.914 imprese artigiane giovanili, l’11% dell’artigianato totale della nostra regione. Secondo gli ultimi dati Infocamere-Unioncamere (al 31 dicembre 2016), la grande maggioranza di imprese artigiane under 35 si concentra in cinque regioni: il 19,2% ha sede in Lombardia (28.397 imprese), in Piemonte sono il 9,8% (14.489). Seguono Emilia-Romagna con l’8,7% (12.791 imprese), Veneto con l’8,4% (12.444) e Toscana con il 7,7% (11.329).

In totale in Italia sono quasi 148 mila, in calo del 6,5%. Trend negativo che, seppur in misura minore, si rispecchia anche nella nostra regione: qui in un anno le realtà artigiane “young” diminuiscono del 5,6% (293 imprese in meno rispetto a dicembre 2015). Cali più decisi in Umbria e Marche, intorno al 10%, mentre in Valle d’Aosta la diminuzione è “solo” del 2,4%.

I principali settori di attività: la maggior parte dei giovani artigiani liguri lavorano nelle costruzioni: sono 2.949 imprese, il 60% del totale (percentuale più alta d’Italia). Seguono i servizi alle persone (880) e i servizi alle imprese (549), mentre il manifatturiero conta 516 micro imprese. Tutti i settori risultano in calo: il più pesante è proprio nelle costruzioni (-8,1%), seguito da quello dei servizi alle imprese (-2,5%), nel manifatturiero (-1,5%) e, lieve, nei servizi alle persone (-0,7%).

«Un quadro dal quale, purtroppo, emergono ancora molte difficoltà per le nostre imprese artigiane under 35 – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Per questo è necessario continuare a sostenerle con strumenti adeguati, creando un terreno fertile in cui piantare solide basi per avviare un’attività imprenditoriale. In gioco, oltre al futuro lavorativo dei nostri giovani, c’è anche il rischio di cancellare una lunga tradizione e una straordinaria capacità dei mestieri artigiani che, molto spesso, non hanno eguali nel mondo».

Le province: a Genova si concentra la stragrande maggioranza di imprese artigiane giovanili della regione, 2.352, in calo del 5,3%. Di queste, ben 1.368 sono attive nelle costruzioni (-7,7%), 410 nei servizi alle persone (-1,9%), 290 nei servizi alle imprese (-1%) e 276 nel manifatturiero (-1,4%).

Al secondo posto per numero di realtà young in regione troviamo Savona, che ne conta 1.092, in forte calo del 7,4%. Anche in questo caso la maggior parte lavorano nel settore delle costruzioni (699, -8,5%), seguite dai servizi alle persone (190, -7,8%) e alle imprese (110), che registrano un aumento del 2,8%. Nel manifatturiero trovano spazio 87 realtà savonesi (-9,4%).

Imperia, con 898 micro e piccole imprese artigiane under 35, registra un trend complessivamente in calo del 4,1%, ma con qualche spiraglio di luce: nelle costruzioni sono attive 589 realtà (-8,8%), seguite dai servizi alle persone, 153 realtà, in aumento del 15,9% (21 unità in più). Nei servizi alle imprese troviamo 80 realtà (-10,1%), mentre nel manifatturiero, altro settore in crescita nell’ultimo anno (+13,8%) sono attive 74 imprese.

Infine, alla Spezia, i giovani artigiani sono 572, in diminuzione del 6,1% nell’ultimo anno. Qui le costruzioni contano 293 realtà (-7,3%), seguite dai servizi alle persone (127, -2,3%), dal manifatturiero (79, -4,8%) e alle imprese (69, -6,8%).

c.s.

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