Si è svolta alle 15 di oggi pomeriggio, presso la Sala della Sibilla del Comune di Savona, la presentazione al pubblico del progetto di riqualificazione del waterfront di levante.
Commenta il sindaco, Ilaria Caprioglio: "Si tratta di un progetto che avevamo già presentato poco tempo fa in conferenza stampa. Si tratta di un punto di partenza, non di arrivo: abbiamo dato tempo alle persone per valutarlo e studiarlo, abbiamo raccolto idee e critiche e adesso in questo incontro faremo quella che definiamo 'urbanistica condivisa'. Tutti, associazioni e cittadinanza, potranno esprimere le loro opinioni".
"Tutte le associazioni ci riconoscono la bontà del progetto; abbiamo avuto riscontri positivi e altri meno, ma siamo qui oggi apposta per dialogare ed ascoltare".
"Questo progetto ha una qualità: si può realizzare per lotti. Sarò felice se riusciremo a far partire a breve la prima parte, quella meno complessa".
Dopo gli interventi riepilogativi del sindaco Caprioglio, del vice sindaco con delega urbanistica Massimo Arecco, dell'ingegner Amoretti e dell'architetto Gianluca Peluffo hanno preso la parola le associazioni, i cittadini, le imprese e gli operatori del settore.
Ha iniziato l'ingegnere Paolo Forzano, che si è dimostrato critico verso il progetto, Russi della Lega Nord invece ha esposto il suo commento positivo in quanto tutto ciò potrebbe riservare nuovi posti di lavoro, Roberto Cuneo di Italia Nostra ha sottolineato che si tratta ancora di un'idea di progetto e l'ingegner Di Lorenzo amministratore delegato di Mondo Marine ha concentrato l'attenzione sull'azienda leader della nautica savonese.
In conclusione ci sono stati gli interventi di Simone di Margonara Viva (a nome anche del Gruppo mamme della Margonara, e i gruppi Facebook "Salviamo la Madonnetta e la Margonara" e "Madonnetta Forever") che ha letto un comunicato condiviso a favore delle spiagge della Margonara, la consigliere Daniela Pongiglione ha ricordato l'importanza del territorio e infine la visione critica di Franco Zunino e gli ultimi interventi di Franco Forzano e Adana Santamaria.
L'architetto Peluffo, dell'agenzia di architettura "5+1" qualche settimana fa aveva presentato, nella sala Giunta del Comune, il progetto di riqualificazione, rendendo compatibili le aree portuali, praticabile il discorso della pista ciclabile, una riqualificazione di alcune aree abbandonate e quindi segnare un nuovo ingresso alla città.
Sono due le aree interessate, Miramare e Garbasso, considerate come le porte di ingresso alla città. La prima è un area industriale dismessa in cui verrà demolito l'ex edificio delle ferrovie, impossibile da recuperare per dimensioni e impatto.
Secondo il masterplan verrà dimezzato a un quarto il volume delle attuali funivie creando un parcheggio da circa 350/400 posti auto, non visibile dalla strada. E' stato proposto il mantenimento del polo nautico, la risistemazione del molo e infine tra le ipotesi anche la creazione di un piccolo faro.
"Per quanto riguarda l'area del Garbasso - dice Peluffo - bisogna far coesistere l'ampliamento delle aree della cantieristica con l'obiettivo di mantenere una porzione di spiaggia. La demolizione di una parte del molo consentirebbe, grazie alla creazione di una piattaforma, il mantenimento di una porzione di spiaggia."
Anche in quel caso, una rotonda collegata sull'Aurelia bis darebbe il via all'inizio dell'area portuale e verrebbe creata una pista ciclabile oltre naturalmente a una passeggiata pubblica che passerebbe dal molo e dalla spiaggia con l'inserimento di un'area con una piazza e/o ristorante.
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