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Politica | 24 maggio 2017, 08:06

Savona, i Verdi attaccano: "Il Santuario continua a vivere il proprio triste declino"

"La giunta Caprioglio dinanzi alle proposte promosse dai Verdi ma anche da associazioni ambientaliste e all’azione della Diocesi è rimasta totalmente silente"

Savona, i Verdi attaccano: "Il Santuario continua a vivere il proprio triste declino"

"In questi giorni di “passione cementizia” della giunta Caprioglio, impegnata a dimostrare che riqualificare vuole solo dire cementificare, noi verdi torniamo ad occuparci di uno dei punti cittadini piu’ importanti: il Santuario. Oggi la situazione continua ad essere veramente difficile poichè, come al solito, appena passato il 18 marzo, l’interesse comunale volge ad altri luoghi e Santuario continua a vivere il proprio triste declino (negozi in chiusura, assenza di strutture ricettive, nessuna promozione turistica, musei chiusi o aperti ad orari improbabili, strutture assistenziali, che dialogano ormai poco con la realtà circostante)" commenta il portavoce dei Verdi Danilo Bruno. 

"E’ importante notare come la Diocesi di Savona –Noli in questi anni abbia fatto azioni e promosso interventi a favore della zona del Santuario allo scopo di valorizzare un’area, che, comunque, rimane profondamente collocata nel cuore dei savonesi: promozione del ruolo di patrona delle confraternite per la Madonna di Misericordia, apertura di una Porta Santa diocesana durante il Giubileo, razionalizzazione dell’orario del negozio dei ricordi, progressiva sistemazione delle cappelle lungo la strada provinciale, pubblicazione del prezioso mensile dedicato alla Madonna di Misericordia". 

"A queste importanti attività, mosse anche dall’azione di Mons. Lupi e di Mons. Marino, non è corrisposto un impegno preciso delle amministrazioni cittadine sia di quella di centrosinistra che di quella attuale. La giunta Caprioglio dinanzi alle proposte promosse dai Verdi ma anche da associazioni ambientaliste e all’azione della Diocesi è rimasta totalmente silente anzi è riuscita a sostenere un ennesimo progetto di cementificazione volto a costruire altre quaranta ville". 

"Questa è purtroppo la realtà dei fatti per cui le zone napoleoniche,le aree sentieristiche, il bosco di Savona, i monumenti barocchi, la sala Peluzzi, dovranno aspettare un nuovo governo poichè solo questa Giunta poteva concepire il taglio radicale dato al contributo di gestione del museo archeologico proprio quando l’Istituto Internazionale di Studi Liguri, che lo gestisce, aveva organizzato la prima gita sociale alle aree napoleoniche del Montenotte con l’intenzione di volgere il proprio interesse scientifico ad altri periodi storici cittadini". 

"Come si può infatti programmare una seria attività scientifica quando si è costretti ogni giorno a portare visitatori e visitatrici al museo archeologico per fare quadrare i conti e la gestione in completa assenza di contributi comunali?" conclude il portavoce dei Verdi Bruno. 

c.s.

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