Ieri sera il consiglio comunale di Spotorno, che ha visto anche una notevole partecipazione di pubblico, è stato interrotto per consentire a uno staff tecnico qualificato di illustrare, mediante proiezioni di immagini di vario tipo, dalle piantine ai rendering 3D, il progetto di riqualificazione dell’ex hotel “Pippo” e tutta la contestuale trasformazione della passeggiata nella zona Maremma a essa correlata.
Nel loro excursus, storico e tecnico, i progettisti hanno descritto che cosa è successo fino a oggi e che cosa succederà. “Tutto ciò è figlio di oltre 10 anni di studi e di confronti con quattro diverse amministrazioni cittadine e con vari passaggi in Regione. Il frutto di questo percorso si articola in due fasi: una pubblica che riguarda la sistemazione della passeggiata fronte mare in area Maremma e una privata, cioè la sistemazione dell’albergo Pippo. Ci sarà poi una terza fase riguardante l’area del Merello”.
I tecnici proseguono nella loro descrizione: “Nel 2008 era stato approvato per il Pippo un progetto basato su 8 piani e 14800 metri quadri a destinazione assolutamente alberghiera. Dopo ripensamenti e confronti con la Regione e il Comune proponiamo la soluzione che vi illustreremo oggi, conforme al nuovo PUC. La struttura fatta con un andamento ‘ad arco’ comprenderà RTA (residenze turistico-alberghiere), ristorazione, fitness, piscina, parcheggi ad uso pubblico (solo sei posti auto saranno riservati alla RTA), mentre per quanto riguarda la passeggiata avremo un nuovo percorso ciclabile pedonale, una presenza di verde pubblico più accentuata e frutto di studi cromatici che, in base alla fioritura delle piante scelte, caratterizzeranno le varie stagioni, una pista ciclabile e una riorganizzazione dei parcheggi, che diminuiranno a mare, per minimizzare l’impatto ambientale, ma saranno recuperati a monte, in modo da non rinunciarvi. Inoltre ricordiamo che l’ANAS impone di ridurre drasticamente gli attraversamenti pedonali a raso, visti come elemento di criticità. Per cui, oltre a provvedere alla sistemazione dei sottopassi esistenti, realizzeremo un nuovo sottopasso che farà anche da canalizzazione a mare delle acque meteoriche. La pavimentazione sarà differenziata nei materiali, in parte in doghe di legno e in parte in resine, per distinguere i vari utilizzi del suolo pubblico (ad esempio gli accessi al mare). E ricordiamo infine che tutte le strutture ricettive ex-Pippo saranno in classe energetica A, senza uso di gas e autoalimentate da impianti fotovoltaici”.
E veniamo, infine, all’aspetto monetario. Spiegano i tecnici: “Di fatto la riqualificazione dell’ex-Pippo finanzia tutte le altre opere: su un piano di spesa di oltre 14 milioni di euro, oltre 2 milioni saranno destinati a opere pubbliche, una cifra ben superiore ai normali 700mila euro di oneri di urbanizzazione che sarebbero previsti in questo caso”.
Finita la presentazione e ripreso il consiglio comunale, il sindaco Mattia Fiorini spiega: “Tutto ciò non soltanto è stato frutto di una attenta analisi durata anni, come si è detto all’inizio, ma ci tengo a precisare che in questo progetto sono state accolte nella loro totalità le osservazioni dei residenti di tutta l’area e delle associazioni. Ad esempio, ringrazio il Circolo socio-culturale Pontormo che ha fatto presenti numerosi aspetti legati allo smaltimento delle acque. Ricordo infine che, per ulteriori obiezioni, ci saranno ancora 30 + 30 giorni dalla presentazione del progetto”.
Conclude il sindaco: “Non si tratta di sola riqualificazione turistica: il programma comprende numerosi aspetti di monitoraggio idrogeologico, anche di minimi e impercettibili movimenti sull’area. E finalmente il primo fronte-mare che si vedrà arrivando da Savona sarà degno di un paese a vocazione turistica come Spotorno”.
Sulle tempistiche il sindaco spiega che la passeggiata dovrebbe essere consegnata nel 2019 e che è prevista una penale di 500 euro per ogni singolo giorno di ritardo sul cronoprogramma tracciato per le opere pubbliche.
La minoranza esprime con toni misurati le proprie perplessità, ma non si tratta di una “bocciatura”. Si potrebbe semmai dire che il progetto è “rimandato a settembre” (anzi, ad agosto, visti i 60 giorni di tempo per le repliche).
Francesco Bonasera (capogruppo Spotorno che vorrei): “Non ho apprezzato il fatto che il progetto sia stato portato in consiglio solo un giorno dopo la sua presentazione in commissione consiliare, la trovo una mancanza di rispetto per la minoranza, che ha avuto poco tempo per documentarsi. E poi non mi tornano molto i conti sulle opere a scomputo e sugli oneri di urbanizzazione. Chiedo chiarimenti. Comunque per fortuna c’è ancora chi investe turisticamente su Spotorno”.
Francesco Riccobene (capogruppo Adesso Spotorno): “Non mi convincono i materiali, né lignei né resinosi, e nemmeno la scelta delle ringhiere in alluminio zincato. Ci sono per contro riscontri positivi evidenti ed è giusto che il progetto vada avanti, per garantire una migliore offerta turistica per il paese. Mi auguro solo che lo spostamento dei parcheggi a monte dell’Aurelia non comprometta ulteriormente la viabilità in un’area già così congestionata”.
Matteo Marcenaro (capogruppo Spotorno nel cuore): “Le mie paure vanno al vincolo a destinazione turistica di soli dieci anni. Non penso che un vincolo perenne sarebbe giusto nei confronti di chi investe, ma al tempo stesso non si deve permettere a nessun imprenditore di fare il furbo. Chi entra in un programma di questa portata si deve prendere degli impegni seri e per tempi più lunghi. Si tratta di concessioni importanti, alle quali dovrà corrispondere un impegno altrettanto importante”.
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