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Attualità | 21 giugno 2017, 15:30

Il calicese Decia a Milano tra i fautori del nuovo concetto di “albergo artistico” (FOTO e VIDEO)

Collaborazione tra il gallerista di Calice Ligure e la catena israeliana Nyx Hotels per portare l’arte all’interno delle strutture ricettive

Il calicese Decia a Milano tra i fautori del nuovo concetto di “albergo artistico” (FOTO e VIDEO)

Quando un creativo dei nostri comprensori fa valere le proprie idee e le proprie proposte in un contesto di rilevanza nazionale sicuramente è sempre una grande notizia. Ma quando lo scenario si fa addirittura internazionale, ovviamente è ancora meglio. Ed è proprio questo il caso di Daniele Decia, calicese con tutto il suo cuore ma ormai in trasferta da anni a Milano per ragioni lavorativi. Decia, con la sua “galleria diffusa” (poi spiegheremo che cos’è) chiamata Question Mark, ha realizzato l’allestimento del Nyx Hotel di Milano, un albergo che, al tempo stesso, è un vero e proprio museo di arte contemporanea. L’inaugurazione si terrà sabato 24 giugno in piazza IV Novembre e sarà presentata dall’attrice e modella israeliana Moran Atias. Il programma comprende un DJ set di Tom Findlay dei Groove Armada, la musica dal vivo dei Dirty Honkers e le performance di Nu’Art Events.

In quanti avete lavorato a questo progetto e per quanto tempo?

"Abbiamo iniziato il 20 dicembre, l’albergo ha aperto il 15 febbraio, quando già avevamo effettuato 12 interventi sui piani, il patio di collegamento tra bar e ristorante, il giardino, la hall, in circa un mese. Gli ultimi due interventi si sono svolti in queste ultime due settimane. L’elenco degli artisti coinvolti comprende Andrea Casciu, Corn 79, Moneyless, SeaCreative, Yama 11, Orion, Joys, Etnik, Peeta, Skan, Jair Martinez, Neve, Astro, Vesod, Urbansolid".

Come è nato il contatto con Nyx?

"Per l’amore che ha il titolare per l’arte. È un ramo di Leonardo Hotels, il primo albergo aperto a Tel Aviv racchiudeva la collezione del fondatore, David Fattal, curata da Iris Barak, che è stata anche mia referente da Tel Aviv e curatrice dell’intero progetto, nonché responsabile della Dubi Shiff Art Collection. Il primo in Europa è a Milano, dopodiché ha già aperto a Praga, le prossime inaugurazioni saranno Madrid e Monaco di Baviera. Finora ho lavorato su Milano, ma spero in future collaborazioni.

L’inaugurazione del Nyx Milano sarà sabato 24, con numerosi ospiti di prestigio. Vuole essere un luogo aperto alla gente esterna, non solo ai clienti dell’hotel. Pe questo saranno organizzati tour di street art all’interno ed eventi di artisti di livello internazionale".

Che cosa si prova a realizzare qualcosa di così tanto di impatto a livello mondiale?

"Grande soddisfazione. Soprattutto per me, che ho iniziato tardi e che fino a 37 anni ho avuto un bar a Calice. Ottenere questi risultati mondiali in 5 anni mi sembra incredibile. Però un grazie speciale va alla mia compagna e socia Stefania Sarri, fondamentale in ogni fase della programmazione, dell'organizzazione e del processo creativo".

Parlami dei video promo.

"I video sono stati realizzati da un altro finalese, Federico Frascherelli, videomaker e regista trasferitosi a Milano anni fa. Con lui collaboriamo per tutti i video di Question Mark e ha curato anche le musiche. Lui è davvero un professionista di altissimo livello. Siamo una piccola lobby di finalesi a Milano, ci sosteniamo molto a vicenda".

Quanto conta, oggi, l’interazione multimediale nell’arte?

"Ormai è fondamentale. I ritmi sono talmente accelerati che l’utilizzo di un’immagine che rimanga impressa è fondamentale, veicola di più e meglio, siamo abituati a essere bombardati di musiche e immagini a ripetizione, quindi è utile usare l’immagine per far assimilare tutto il lavoro fatto dagli artisti, soprattutto nell’arte urbana, che si rivolge a un pubblico giovane".

Presenti sempre Question Mark come galleria d’arte diffusa. Oggi, in quest’epoca ‘urban’ e fatta di street art, la galleria d’arte propriamente detta non potrà più esistere?

"La classica galleria d’arte non morirà, io sono molto legato al concetto del gallerista dei vecchi tempi, vendo quadri come si è sempre fatto. Ma la galleria ha senso che esista se c’è un progetto curatoriale dietro, se si ha voglia di seguire un profilo culturale, non soltanto commerciale. Oggi tanti galleristi lavorano come affittacamere, io preferisco respingere un artista immaturo, piuttosto che fargli esporre solo perché paga, quello non lo farò mai".

Progetti futuri?

"A luglio e agosto Question Mark sarà a Pietra Ligure, negli spazi dell’ex Delfin gentilmente messi a disposizione da Cecilia Canu; qui presenterò i miei progetti e promuoverò iniziative. Sono ligure e mi piacerebbe fare qualcosa dalle mie parti, mi sembra impossibile riuscire a fare grandi cose a Milano e non nei luoghi dove sono cresciuto, che avrebbero potenzialità straordinarie. Terrò gli occhi bene aperti sui giovani artisti del territorio, ho già notato che ce ne sono di validi. Vorrei avere più tempo da dedicare alla mia terra, conoscere nuovi talenti, non buttarli allo sbaraglio ma consigliarli e guidarli per farli crescere, creare un vivaio, dare delle opportunità”.

Concludiamo questa intervista con una carrellata dei video promo realizzati da Federico Frascherelli per Question Mark sul progetto Nyx Milano:

Alberto Sgarlato

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