Politica - 23 giugno 2017, 08:21

Caso Ata, i Verdi: "Disponibili a fornire la nostra collaborazione per una politica di trattamento dei rifiuti che abbia un senso logico"

Lo dice il portavoce Danilo Bruno

Caso Ata, i Verdi: "Disponibili a fornire la nostra collaborazione per una politica di trattamento dei rifiuti che abbia un senso logico"

"Martedì scorso si è svolta in comune la memorabile riunione delle commissioni consiliari in cui una maggioranza sempre piu’ divisa avrebbe dovuto porre a se stessa piu’ che ad altre e ad altri le famose otto domande, che avrebbe dovuto far barcollare “non si sa bene chi”  in merito ad ATA" commenta il Danilo Bruno dei Verdi savonesi. 

"Alla fine di quella riunione il Presidente di ATA Garassini avrebbe detto, a stare ai quotidiani: “i savonesi devono essere piu’ civili. Possiamo fare scelte rivoluzionarie ma poi ci saranno cittadini pronti  a starnazzare”.Se le notizie di stampa corrispondono al vero e se prendiamo il termine “starnazzare” come indicato dal vocabolario della lingua italiana ovvero “gridare in modo convulso e senza ragione in modo simile ai gallinacei” potremmo dire che il Presidente di ATA, noto ad oggi in tema di rifiuti per aver varato un piano provinciale, quando era presidente in quota centrosinistra, che prevedeva l’inceneritore come soluzione finale del ciclo, ha in qualche modo “offeso” i Savonesi e forse una simile dichiarazione, se corrisponde, a verità dovrebbe essere smentita, chiarita,…dall’interessato o richiamata dalla Sindaca e dagli assessori competenti". 

Prosegue: "Noi continuiamo a credere che in tema di rifiuti questa Giunta stia navigando a vista con gravi indecisioni sulle soluzioni finali per la chiusura del ciclo rifiuti mentre la città è sempre piu’ sporca tanto da dover per certi versi giungere quasi a rimpiangere la precedente gestione (ed è tutto dire). Noi Verdi siamo sempre convinti che dinanzi all’indecisione regionale sulla pianificazione dei rifiuti e all’assenza di ogni programmazione da parte comunale e di ATA debbano essere posti dei punti fermi:

a) Avvio della riduzione dei rifiuti tramite anche accordi con i centri commerciali e le associazioni di categoria;

b) Avvio di un centro per il riuso al fine di poter utilizzare beni che possono ancora avere un qualche valore. Proprio pochi giorni fa il Comune di Sestri Levante ha presentato il proprio centro ed i risultati raggiunti in due mesi;

c) Avvio del  Laboratorio per l’Educazione Ambientale, che da tempo langue ma che potrebbe costituire lo strumento indispensabile per evitare che i “savonesi starnazzino” ma piuttosto siano impegnati direttamente in una politica, che consideri i rifiuti una risorsa e non un mero ingombro;

d) Avvio di una politica di raccolta differenziata spinta e porta a porta in modo da favorire sia il raggiungimento degli obiettivi comunitari che nuova occupazione derivante dalla Green Economy;

e) Mantenimento del carattere pubblico di ATA in forma chiara e senza sotterfugi poiche’ il protocollo firmato dal Comune con le Organizzazioni Sindacali rischia di essere un elemento di ambiguità o diversamente risoluzione del nodo aziendale in forma diversa ma chiara ed esplicita;

f) Definizione della politica di chiusura del ciclo dei rifiuti ribadendo fin da ora la nostra scelta per il modello “rifiuti zero” e la netta opposizione all’installazione di impianti di incenerimento in loco o anche di forme “furbesche” di trattamento ovvero il materiale viene predisposto in loco e poi viene bruciato da un’ altra parte poiche’ il ciclo dei rifiuti deve essere chiuso nella propria sede e non costringere l’intero paese a vedere rifiuti viaggianti con aumento inutile dei costi e dei rischi di inquinamento.

"Nell’attesa che il Presidente di ATA o la Sindaca vogliano chiarire il proprio pensiero e scusarsi con la città noi Verdi ma anche tutto il movimento civico ed ecologista oltre a campo progressista siamo sempre disponibili a fornire la nostra collaborazione per una politica di trattamento dei rifiuti, che abbia un senso logico" conclude Bruno. 

c.s.

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