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Politica | 26 giugno 2017, 16:15

Marco Ghisolfo, nato e cresciuto tra Loano e Murialdo, conquista Genova

Eletto nell'ambito della Lista Lega Nord Liguria tra i consiglieri del Municipio I Centro Est Genova, il più grande dell’intera area metropolitana

Marco Ghisolfo, nato e cresciuto tra Loano e Murialdo, conquista Genova

Una passione politica che risale ai primi impegni studenteschi, attenzione e curiosità da sempre rivolte alle peculiarità del territorio, una carica di consigliere comunale a Murialdo, la presidenza di Liguria Giovane e varie cariche in Regione Liguria e ANCI.

E alla fine tanta caparbietà, ma anche tanta preparazione, sono state premiate: il loanese/valbormidese Marco Ghisolfo, ormai da anni residente a Genova per lavoro, è riuscito nell'impresa di entrare nel Consiglio Municipale dell'area più popolosa e centrale di Genova, il Municipio I Centro Est Genova, nell’ambito della lista “Vince Genova – Bucci Sindaco”, appoggiata da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista Musso, Direzione Italia.

Che cosa significa per un loanese espugnare “la Superba”?

“Guarda, sinceramente, più che loanese amo definirmi scherzosamente ‘un’arlecchinata’: sono nato a Genova ma da storica famiglia di Murialdo da generazioni, sono stato battezzato a Murialdo, ho vissuto a Loano finché le circostanze della vita non mi hanno portato a Genova, ma porto sempre Loano nel cuore e anche tutta la Val Bormida. Per cui portare un pezzo di valle a Genova ha le sue soddisfazioni. Ma Genova è una città molto particolare, che è difficile riassumere in poche battute: appare un po’ chiusa ma più la conosci, più la apprezzi. Genova è meravigliosa, ha molti angoli spettacolari che non vengono valorizzati. In questa campagna elettorale mi sentivo veramente stringere il cuore: ho visto scorci affascinanti lasciati in totale abbandono. E poi, sinceramente, non si può più parlare di Genova come ‘la Superba’ o ‘la matrigna’, come si è sempre fatto: oggi Genova è una città metropolitana, il sindaco di Genova è il sindaco di una grande realtà metropolitana e, a livello di Liguria, bisogna iniziare a ragionare sempre più in un’ottica di insieme e di collaborazione”.

Un incarico nel municipio più grande di Genova: quali le maggiori criticità?

“Diventa un problema scegliere una criticità: sono circa 90mila persone, è il municipio più popoloso, racchiude in sé realtà tanto diverse tra loro, ognuna con i suoi aspetti positivi e negativi; pensiamo al Castelletto e ai vicoli del centro, a San Vincenzo e al Lagaccio. Quindi io, fin dall’inizio della mia campagna elettorale, non ho voluto parlare di priorità ma di normalità, bisogna lavorare sulle problematiche della quotidianità con cui i cittadini hanno a che fare tutti i giorni. Dall’erba, che sta diventando una specie di foresta amazzonica in tante zone, alla pulizia, alla sicurezza, fino a un tema critico come il lavoro. Ma ogni quartiere ha le sue specificità: si parla tanto di degrado dei quartieri ma, ad esempio, il degrado al Castelletto è diverso dal degrado di Oregina e Lagaccio”.

Possiamo dire quindi che i principali punti di programma saranno proprio pulizia, sicurezza e lavoro?

“Sicuramente sì, ma per me il primo punto è: normalità uguale a quotidianità. Questo è quello che vorrò portare avanti con la squadra della Lega Nord a Genova: prima di parlare di massimi sistemi, cominciamo a lavorare sulle piccole cose della vita di tutti i giorni. Perché un palazzo non si costruisce dal tetto, ma dalle fondamenta. Allo stesso modo, la grande politica parte dalla politica della quotidianità”.

Un curriculum denso di varie esperienze, come nasce questa passione e quali saranno i tuoi progetti futuri?

“Prima di tutto ho una buona dose di testardaggine, poi posso dire che questa mia passione risale alle scuole medie, son sempre stato di natura una persona impegnata e se sto fermo mi sento mancare l’aria. L’educazione che mi è stata impartita alle medie mi ha formato molto, ancora oggi ricordo con affetto i miei insegnanti delle medie, il resto è nato in modo automatico. Al liceo ero diventato presidente di tutti gli studenti delle scuole della provincia e questo già è esemplificativo del mio modo di vedere le cose: per me è naturale e bello occuparsi dell’ambiente in cui si vive. Chi vuole cambiare il mondo deve iniziare dal suo piccolo pezzo di mondo, ogni piccolo contributo migliora le cose. Sono entrato in ANCI quando avevo già una pregressa esperienza amministrativa, ormai infatti sono a Murialdo in consiglio comunale da quasi otto anni e porterò a termine il mio mandato con la stessa serietà e lo stesso impegno di sempre, perché le due cariche, a Murialdo e a Genova, non sono incompatibili. Per il futuro vedremo che cosa ci riserverà: non si deve per forza diventare tutti senatori, la politica nasce nei quartieri, tra la gente, dalle piccole cose”.

Roberto Vassallo e Alberto Sgarlato

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