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Attualità | 10 luglio 2017, 19:11

Breast Unit, il centro per diagnosi e cure specializzate sul tumore al seno all'Ospedale San Paolo di Savona

Le donne verranno seguite in un percorso accurato di prevenzione ma anche e soprattutto di massima accoglienza e specializzazione verso il fenomeno.

Breast Unit, il centro per diagnosi e cure specializzate sul tumore al seno all'Ospedale San Paolo di Savona

Questo pomeriggio nell'aula magna "Carlo Buscaglia" del Padigione Vigiola dell'Ospedale San Paolo di Savona è stato presentato il modello organizzativo della Breast Unit, introdotto da Eugenio Porfido, direttore generale dell'Asl 2 di Savona, Paolo Pronzato coordinatore R.O.L.I., il coordinatore della Breast Unit Asl 2 savonese Marco Benasso e Alessandra Amore, case manager del modello alla presenza dell'Assessore alla sanità della Regione Liguria Sonia Viale e il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio.

"La Breast Unit nuovo centro specializzato nella diagnosi precoce e nella cura del tumore al seno dell’ospedale San Paolo di Savona, -spiega il dottor Marco Benasso, coordinatore Breast e Direttore S.C. Oncologia - non è un reparto è un modello organizzativo, abbiamo una centralizzazione per quanto riguarda la parte chirurgica, tutti gli interventi vengono effettuati nell'Ospedale di Savona, per quanto riguarda l'oncologia e la fisiatria queste vengono mantenute sul territorio a Savona e a Pietra."

"Tutti questi attori - prosegue Benasso -dopo una fase diagnostica e il ricovero dei pazienti con esisto negativo o positivo (in caso di quest'ultimo, con la visita al lunedì viene dato un'appuntamento al centro il martedì), vengono coordinati, si riuniscono e decidono qual'é la strategia migliore per approcciare. La paziente non dovrà più rivolgersi al medico di famiglia ma al case manager, una infermiera che segue tutto il percorso della donna."

Il centro di coordinamento si trova all'interno dell ospedale San Paolo, nel piano meno uno nell'area di pre ricovero centralizzato, vi si trova un locale accoglienza in cui è sempre presente la case manager e dove si può contattare il numero verde 800893569, i locali degli ambulatori sono centralizzati per visite multidisciplinari alla presenza di un chirurgo, un chirurgo plastico e un fisiatra. L'attività che ha avuto inizio a marzo fino giugno è riuscito a dare alcuni frutti e sono stati attesi proprio quattro mesi per poter definire alcuni numeri autoreferenziati: 85 le donne con nuova diagnosi di tumore entrate nel percorso b.u., 72 le donne (85%) avviate a percorso primario chirurgico e 66 (92 per cento) hanno eseguito l'intervento in asl2. Invece le pazienti operate entro 30 giorni dalla diagnosi istologica sempre nel periodo compreso da marzo-giugno sono in salita dalle iniziali 42 a 92 dello scorso mese.

“Prevenzione sì, ma non solo: cura e terapie grazie ad un percorso specializzato per la paziente che qui potrà trovare un unico centro con diversi specialisti che potranno dare risposte immediate alla donna” ha detto il direttore Porfido. “Il centro è nato senza costi aggiuntivi, ma con risorse che erano già presenti nel budget della Asl 2 savonese, un centro specialistico che ha già portato a 150 interventi e circa 200 visite per le pazienti”.

"Sono orgogliosa come sindaco e come donna di questo nuovo centro che rappresenta una importante eccellenza sanitaria per il nostro territorio - dice entusiasta il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio - e che farà fare senz’altro un salto di qualità nella prevenzione e nella cura del tumore al seno, grazie ad un equipe integrata di medici e professionisti al servizio della paziente”. "La Regione e l’Assessorato alla Sanità hanno sostenuto con decisione l’istituzione delle Breast Unit in Liguria, perché vogliamo dare un chiaro segnale di attenzione verso le problematiche di salute delle donne e verso l’universo femminile in genere."

Spiega in conclusione l’Assessore Sonia Viale: "La sanità deve ruotare attorno alla persona, la Breast è il servizio dove la donna può trovare tutte le risposte e rappresenta una tappa di avanzamento della sanità ligure. L’obiettivo è quello di portare avanti un percorso comune, che ha come risultato una sanità in grado di fornire alle donne risposte di qualità ai bisogni di salute senza dover andare fuori regione."

Luciano Parodi

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