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Politica | 15 luglio 2017, 10:35

Loano: bagarre in consiglio sulle licenze ai tassisti

La maggioranza: “Diminuiamo le licenze”. La lista PD/Da sempre per Loano: “Un elogio all’idiozia”. LoaNoi: “Inventiamo invece delle convenzioni di tipo turistico per agevolare la categoria anziché tagliare”

Loano: bagarre in consiglio sulle licenze ai tassisti

Il comune di Loano annuncia la volontà di riformulare i parametri per rilasciare le licenze dei taxi, alzando il coefficiente di questi veicoli per numero di abitanti, cioè diminuendoli in percentuale. Spiega in merito il vicesindaco Luca Lettieri: “Per molti anni sono stati 12 i tassisti presenti sul territorio loanese, poi in tempi recenti due si sono ritirati e hanno ceduto la licenza. Riteniamo che, alla luce della crisi economica nazionale e della diminuzione del numero di alberghi sul territorio cittadino, sia utile fare in modo che queste due licenze non vengano riassegnate, per mantenere sotto una certa soglia la concorrenza del settore”.

Gianni Siccardi, capogruppo della lista PD/Da sempre per Loano, sbotta: “Un elogio all’idiozia. Non ho altre parole per definire questa proposta. Oggi che a Loano abbiamo meno treni, che gli intercity fermano a Finale, e qualcuno dovrà pur andare a prendere a Finale questi treni in qualche modo, oggi che i vari servizi di trasporto pubblico accusano le loro difficoltà, e che per contro sorgono nuove iniziative, come ad esempio i taxi rosa, noi pensiamo a tagliare i taxi? Perché, invece, non incentivarne l’uso con campagne di sensibilizzazione alla sicurezza concordate con discoteche e ristoranti, solo per fare un esempio?”

Aggiunge Paolo Gervasi, capogruppo di LoaNoi: “A parte il fatto che ci sono due licenze parcheggiate dal 2013 senza che nessuno le rivendichi, quindi non mi pare che ci sia tutta questa concorrenza, detto questo oggi chi lavora con il taxi deve guardarsi da altre tipologie di servizi concorrenti, i tassisti non devono farsi la guerra tra loro ma fare sistema, lo stanno facendo e le manifestazioni della categoria a Roma lo dimostrano. Qui si parla di crisi economica e quindi tagliamo un settore che con il turismo può ancora cercare di lavorare? Mi sembra un darsi la zappa sui piedi da soli”.

Conclude Daniele Oliva (LoaNoi): “Premesso che non ho assolutamente nulla contro i tassisti, ma se parlate di crisi economica in questo momento ci sono tantissime altre categorie in sofferenza che andrebbero aiutate. Per agevolare i taxi, invece, visto che dite che sono diminuiti gli alberghi, si potrebbero inventare convenzioni con tante altre realtà nascenti, a cominciare dal mondo in crescita dell’outdoor e passando per i Bed & Breakfast e le strutture agrituristiche decentrate e poco servite da mezzi pubblici”.

Alberto Sgarlato

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