Politica - 24 luglio 2017, 18:34

Consiglio comunale: gli interventi del gruppo "Matteo Pennino per Cairo"

La seduta si è tenuta sabato scorso

Consiglio comunale: gli interventi del gruppo "Matteo Pennino per Cairo"

Si è tenuto sabato scorso il Consiglio comunale di Cairo. Questi gli interventi del Gruppo Consiliare di Minoranza "Matteo Pennino per Cairo. 

PUNTO 1 - REPLICA RISPOSTA A INTERROGAZIONE SUL CARCERE

Portare la questione del Carcere  in Consiglio Comunale  tramite un interrogazione è il modo con cui il nostro gruppo  propone alla nuova amministrazione di esprimersi con  un segnale chiaro e univoco di conferma o meno della volontà espressa in campagna elettorale di proseguire l’iter ecco perché si propone che copia della Risposta avuta oggi all’interrogazione venga inviata anche al Ministero della Giustizia.

L’interrogazione ha avuto si come spunto alcune dichiarazioni stampa dell’On Vazio in cui sembrano essere presenti alcune importanti novità  e quindi ci sembrava doveroso anche se ottenute da fonti giornalistiche ottenere un riscontro effettivo delle stesse; queste sono:

  • la conferma delle Risorse per l’edificazione del nuovo carcere;
  • l’urgenza da parte del Ministero di individuare l’area ove collocarsi il Carcere;
  • il luogo che alternativamente potrà essere ubicato nel Comune di Cairo Montenotte o nel Comune di Cengio. 

Queste le novità rispetto un lavoro e un iter iniziato e svolto dalla precedente amministrazione che sembrerebbe avere portato Cairo tra i possibili siti destinati all’edificazione del nuovo carcere in Provincia di Savona.Ora però non ci si può fermare, tocca a Voi fare determinate azioni.

Capiamo che la neo Amministrazione si è insediata da solo un mese e che è,  come sempre, in  stretto contatto con la Regione, come peraltro  dichiarato più volte sui quotidiani anche per altre questioni inerenti il nostro Comune, ma forse in questo caso la questione carcere non è di stretta competenza della Regione ma sembrerebbe più al Ministero, ecco il perché di questa  interrogazione, quale stimolo  a compiere velocemente tutti quegli atti necessari, perchè  in queste situazioni  il tempismo è tutto.

Prendiamo atto delle risposte ricevute dal Sindaco. Anche se queste in parte le abbiamo già apprese dai giornali online tramite l’intervista che il Sindaco ha rilasciato, mi preme sottolineare però che è prassi e correttezza istituzionale, che ad una interrogazione consigliare presentata da un Gruppo di opposizione si risponda nelle sedi deputate ovvero prima in Consiglio Comunale e poi magari ai Giornali.

Apprendiamo comunque in buona sostanza che Sindaco,Giunta si mettono a disposizione e mettono a disposizione gli Uffici comunali ma dei provvedimenti che si vuole intraprendere?; riteniamo che  anche se la notizia è giunta a codesta amministrazione attraverso fonti giornalistiche, comunque a nostro avviso era ed è opportuno e doveroso non trascurare l’informazione ricevuta e ci saremmo aspettati una attivazione immediata da parte Vostra tramite richiesta di  incontri presso Il Ministero della Giustizia, per  chiarimenti e verifiche sull’iter in corso; anche tramite  l’On Vazio  in qualità di Vice Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ; o la presentazione di un Ordine del giorno in Consiglio Comunale per delineare congiuntamente un iter conseguente, tutto ciò non a posteriori e sollecitati da una interrogazione consigliare, ovvero percorrere tutte le strade, compiere tutti  quegli atti concreti importanti per affrontare l’iter al fine di tentare di ottenere il risultato sperato senza lasciar passare troppo tempo. 

PUNTO 3 - DICHIARAZIONE VOTO  SU NOMINE.

Nel corso del primo Consiglio comunale abbiamo registrato, nostro malgrado,  la scelta della maggioranza di  determinare, attraverso  la segretezza del voto, quale gruppo di opposizione avrebbe avuto la possibilità e il diritto di fare parte  della Commissione Elettorale Comunale.

Stamattina ai punti 3 e 4 dell'Odg abbiamo due nuove nomine che saranno decise, perché così prevede il Regolamento del Consiglio comunale, a scrutinio segreto.

Come gruppo non parteciperemo a queste votazioni.

Togliamo dall'imbarazzo parte del Consiglio, che così non dovrà nuovamente esercitarsi in operazioni  di tipo aritmetico per scegliere i rappresentanti della minoranza.

Per quanto riguarda la Biblioteca ci impegniamo anche senza posto in Commissione a contribuire da esterni al  buon funzionamento della stessa così  come abbiamo fatto nel  corso degli anni.

Pertanto, il nostro gruppo esce dall'aula, chiedendo di essere chiamato quanto verrà posto in discussione il punto n. 5

PUNTO 6 - VARIAZIONE DI BILANCIO

Benché l’Avv. Marenco ci ha inviato nei giorni scorsi la documentazione relativa al punto è mancata un confronto con la maggioranza sui contenuti politici della variazione di bilancio.

Ravvisiamo ancora uva volta una scarsa attenzione istituzionale nei nostri confronti.

In mancanza delle costituita commissione consigliare, si poteva avere la sensibilità di convocare almeno una conferenza dei capogruppi, strumento utile per il confronto istituzionale.

Il nostro gruppo si astiene.

PUNTO 8 - CETA

La questione riguardante la ratifica da parte del Parlamento italiano dell'accordo economico e commerciale globale fra Unione europea e Canada ci risulta estremamente complessa.

L'ordine del giorno proposto dalla Coldiretti per come è concepito  auspica la bocciatura complessiva del trattato, anche se trae origine dai rapporti di scambio del settore agroalimentare e dalla esigenza di tutelare qualità e sicurezza dei prodotti importati.

Per contro altre organizzazioni di questo fondamentale settore della economia nazionale quali la Cia-Agricoltori, unitamente a intere categorie di produttori quali i viti-vinicoltori, i caseari, i dolciari e altri auspicano una conclusione rapida e positiva dell'iter di approvazione del trattato da parte del Parlamento.

A fronte di questa complessità, della situazione di acceso dibattito fra le forze politiche parlamentari e del confronto dialettico fra le organizzazioni interessate, questo gruppo,  anche per la consapevolezza di non avere a livello comunale competenze specifiche e strumenti certi di giudizio,  dichiara il proprio voto di astensione.

c.s.

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