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Politica | 29 luglio 2017, 18:15

Alassio, modifica allo statuto per salvare la GESCO: la minoranza abbandona il Consiglio comunale

Invernizzi del gruppo Agogà: “Abbiamo abbandonato la Sala e di conseguenza, la risicata maggioranza Canepa non ha potuto fare altro che sospendere il Consiglio comunale. La legge 'Madia' imporrebbe, infatti, la chiusura della GESCO"

Alassio, modifica allo statuto per salvare la GESCO: la minoranza abbandona il Consiglio comunale

 

Un consiglio comunale caldo quello di ieri ad Alassio. All'ordine del giorno oltre al DUP e alle necessità di bilancio anche il secondo atto di revisione straordinaria delle partecipazioni societarie del Comune di Alassio e l'approvazione della modifica allo Statuto della società GE.S.CO S.r.l.. .

E' proprio su questi punti che la maggioranza di Canepa ha avuto alcuni problemi “di numeri” anche a causa delle assenze di ieri in consiglio.

Afferma Rocco Invernizzi del gruppo Agorà : “ Oggi il gruppo Agorà, ancora una volta ha dimostrato senso di responsabilità ma anche come il parlamentino alassino sia in preda agli umori dei singoli. Ancora una volta è mancato il numero legale per votare alcune delle proposte suggerite dalla risicata maggioranza Canepa.”

Il gruppo Agorà ha, infatti, votato e sostenuto il DUP e le altre necessità di bilancio, ma si è rifiutato di dare il proprio consenso alla modifica dello statuto della Soc. GESCO.

“Abbiamo abbandonato la Sala e, di conseguenza, la risicata maggioranza Canepa non ha potuto fare altro che sospendere il Consiglio Comunale. A seguito della legge 'Madia' infatti, le società partecipate che non raggiungono un determinato importo di fatturato debbono essere chiuse. Questo sarebbe il destino del pachiderma GESCO.

La volontà dell'amministrazione Canepa però, non è quella di prendere atto dell'ineluttabilità della legge e liquidare il buco senza fondo che è la Soc. GESCO, finanziata e rifinanziata con soldi pubblici. Piuttosto ha deciso unilateralmente di modificarne lo statuto al fine di utilizzare la GESCO per erogare i più basilari servizi agli utenti quali la cura e la manutenzione del verde pubblico, la manutenzione stradale, della segnaletica, l'organizzazione delle manifestazioni sportive e turistiche, e chissà quant'altro. Tutto in sordina senza dare alcuna spiegazione. Tutto a discapito dei cittadini”

Conclude Invernizzi: “Il gruppo Agorà ha detto no. E continueremo a fare di tutto per impedire che ancora una volta siano gli alassini a pagare i benefici di pochi eletti”. 

Mara Cacace

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