Illustrissimo Signor Prefetto,
negli ultimi mesi, a più riprese, abbiamo chiesto alla Sua persona un rinforzo di Carabinieri sul nostro territorio, visti i tagli operati dal governo nazionale del Partito democratico con le evidenti ricadute sull'organico della nostra stazione di Albenga. Mai avremmo pensato che, a questa nostra richiesta di maggiori forze dell'Ordine, la Prefettura di Savona rispondesse con un contingente di profughi, per ora una decina, sistemati con vitto e alloggio nell'immobile di un privato.
Passi che l'imprenditore in questione abbia voluto impegnare un immobile ad uso di civile abitazione per fare business accogliendo i migranti stranieri, ma che la Prefettura di Savona acconsenta a far arrivare ad Albenga altri profughi, quando la nostra città da tempo sta facendo la sua parte con i migranti clandestini a piede libero sul territorio combattendo una mancanza di sicurezza oramai capillare tra i cittadini, significa che Albenga ancora una volta è bistrattata e offesa da chi sul territorio provinciale rappresenta il governo centrale.
Significa che il Prefetto di Savona ci costringe a scendere in piazza in massa, per dare un segnale forte e chiaro. Nessuno può imporre agli Albenganesi di mettere a rischio la sicurezza sociale per l'arrivo di altre persone straniere che, per occupare la giornata, cominceranno prima o poi a dedicarsi allo spaccio della droga e alle altre attività delinquenziali.
Ci rifletta il Prefetto di Savona! Sfidare Albenga così non ha proprio senso.