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In Breve

| 06 agosto 2017, 04:00

Facciamo le barchette di lamponi cuneesi

“La domenica con Fata Zucchina” è la rubrica settimanale che sino a dicembre animerà questo spazio, con quaranta pillole tratte dal bilibro di Renata Cantamessa “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, in un viaggio tra ricette di cibo, salute e felicità… ma non solo.

Facciamo le barchette di lamponi cuneesi

Il trittico di ricette tutto da sperimentare, con ingredienti variegati e preziosi per il fabbisogno quotidiano dei bambini, termina oggi con le barchette di lamponi Cuneesi, un piatto giocoso e facile da far apprezzare a tutta la famiglia. Il gusto deciso di prosciutto crudo e Grana Padano e la dolcezza dei lamponi interagiscono oggi in un modo del tutto originale:

(TRATTO DAL LIBRO, “Ricette Favolate di Fata Zucchina 

Ricette di Cucina – Barchette di lamponi Cuneesi”)

Ingredienti per 4 porzioni
30 gr di burro di nocciola
35 gr di prosciutto crudo tagliato a striscioline
20 gr di farina integrale
20 gr di farina di mandorle
2 albumi

20 gr di Grana Padano
12 lamponi freschi

Preparazione
Far fondere a fiamma dolce il burro in una piccola casseruola, sino a che non diventa color nocciola, quindi lasciare intiepidire. Prendere una fetta spessa 1 cm di prosciutto crudo e tagliarlo a striscioline. In una ciotola a parte, setacciare le due farine. Montare le chiare d’uovo non troppo sode, unire le farine setacciate, il burro di nocciola, il prosciutto crudo sminuzzato a striscioline e il formaggio grattugiato. Lasciare riposare per 20 minuti. Preriscaldare il forno a 180°C, quindi versare l’impasto negli stampini in silicone a forma di barchetta, oppure in acciaio (precedentemente imburrati o infarinati). Disporre sopra ciascuno stampo tre lamponi. Cuocere per 20 minuti, poi lasciare raffreddare.

Il Bugiardino di Fata Zucchina (a cura del servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ASL di Asti)
La barchetta di lamponi rappresenta un’ottima risorsa di proteine nobili, provenienti dal prosciutto crudo e dal formaggio, oltre che di fibre e sostanze antiossidanti come la vitamina C, contenute nel lampone (gruppo colore: blu/viola). Spuntino alternativo che i bambini possono consumare anche nell’intervallo a scuola.

Tornano tra una settimana le Ricette di Salute, a cura del Dott. Paolo Tavormina, Dirigente Medico del reparto di Otorinolaringoiatria Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Intervistato da Renata Cantamessa, dispenserà utili consigli sulla corretta manutenzione di orecchie e naso dei più piccoli, con un occhio di riguardo alle buone abitudini da mantenere per la salute generale di quest’area nel bambino.

Per leggere lo scorso episodio della rubrica, clicca qui:

TargatoCN: bit.ly/2uKubC8

Torino Oggi: bit.ly/2vofu8R

Savonanews: bit.ly/2fev8wT

Sanremonews: bit.ly/2fdX7wQ

Dove si può acquistare il Bilibro?

Per scoprire tutti i contenuti del bilibro di Renata Cantamessa (alias Fata Zucchina) “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, si può acquistare su Arabafenicelibri.it (http://bit.ly/2nAOXAp), presso tutti i negozi Coop o ordinandolo alla propria libreria di fiducia.

Quanto costa? A chi sono destinati i proventi della vendita?

Il prezzo è di 10€. I proventi raccolti dalla vendita (2€ a libro) saranno donati in Piemonte a favore del progetto F.A.T.A. di Fuoriterapia Assistita con Animazione dell’Ospedale Infantile “Regina Margherita”, in collaborazione con l’Associazione Onlus “La Collina degli Elfi” di Govone d’Alba. Il ricavato di Liguria e Lombardia sarà rispettivamente devoluto all’Ospedale “Gaslini” di Genova e alla Fondazione “De Marchi Onlus” di Milano.

Scorri al fondo della pagina per consultare la scheda di presentazione del libro.

Contatti

E-mail: renata@fatazucchina.eu

Sito web: www.fatazucchina.net

Pagina Facebook: Renata Cantamessa – Fata Zucchina

Instagram: @fatacantamessa

Twitter: @RCantamessa

Youtube: Renata Cantamessa – Fata Zucchina

Chi è Renata Cantamessa?

Giornalista di carta stampata e web, autrice e conduttrice radio-televisiva, doppiatrice di cartoon, ghostwriter e project-manager, cresce professionalmente nel settore della cooperazione. Opera in modo trasversale su comunicazione e multimedia-marketing, con specifica attenzione attorno ai temi strategici dell’agroalimentare, della territorialità, del benessere e della sostenibilità. Oltre al mondo della cooperazione e dell’agricoltura (ortofrutta in primis), collabora attivamente con la GDO-Grande Distribuzione Organizzata italiana, la Sanità Pubblica (Asl territoriali), l’Università degli Studi di Torino, gli Istituti di Istruzione Superiore a indirizzo agrario-alberghiero e con l’USR-Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, con un coinvolgimento sulla progettazione dell’attività formativa di alternanza scuola-lavoro. Dal 2013 veste la “nuova identità” di Fata Zucchina, da lei creata e impersonata come icona moderna del Food&Wealth (Health + Welfare) per divulgare nuovi modelli di integrazione e consumo nella relazione tra persone e territorio.

Chi è Fata Zucchina?

E’ la prima “fata agricola” italiana, proposta come modello smart di avanguardia al femminile, per ricordare che le donne possono essere un importante veicolo di innovazione in agricoltura. Un omaggio diretto a quell’oltre 70% di lavoro agricolo che - nel mondo - è realizzato da generazioni di donne rurali. Ma non solo: la “bacchetta magica” di Fata Zucchina – ovvero la sua divulgazione attraverso progetti che diventano rubriche, come “Il Bugiardino di Fata Zucchina”- si rivolge per antonomasia al settore primario, come snodo centrale di una “nuova economia”. C’è dunque l’Agricoltura con l’iniziale maiuscola al centro del cuore di questa fata rurale, cioè quel Made in Italy fatto di terra variegata, mani laboriose e grandi intelligenze, che ha bisogno di tornare a simpatizzare con le famiglie e di giocare con i bambini, accendendo la loro voglia di fare, di immedesimarsi e costruire; educandoli a trattare i frutti della terra come nuovi “amici” e a seminare una felicità fatta di beni relazionali, tradizione e innovazione.

Fotografia di Claudio Massarente

Renata Cantamessa

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