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Sanità | 06 agosto 2017, 11:47

Si rompe un dente in vacanza, che fare? Miniguida per gestiere l'emergenza

Nella speranza che questo articolo non debba mai esservi necessario, vi auguro buone vacanze!

Si rompe un dente in vacanza, che fare? Miniguida per gestiere l'emergenza

Cari Lettori, come ogni anno vi do qualche suggerimento su come superare “un imprevisto” ai nostri denti in periodo di ferie.

Diamo per scontato di aver eseguito tutti i regolari controlli dal nostro dentista e di essere stati curati al meglio (secondo la “buona prassi”, come già spiegato nel disciplinare di www.dentist4.it). Supponiamo che la “sfortuna” ci faccia incappare in un cuoco disattento che ci propini un suo piatto “condito” con un sassolino e che la nostra voracità ci abbia portato ad azzannarlo con i 200 Kg di forza che possono essere sviluppati dai nostri muscoli masticatori, proprio con quel dente già otturato.... può capitare che se ne rompa un pezzo… e che noi accusiamo un dolore forte ma che non si protrae. Cosa fare?

  1. cerchiamo di valutare la “gravità del danno”, anche osservando il frammento di dente fratturato (se non ce lo siamo mangiato…). Un frammento con spigoli inferiori ai 2 millimetri ci può far sperare in un danno limitato.
  2. Facciamo ora un test bevendo dell’acqua fredda: se accusiamo una fitta di dolore che però passa immediatamente, è ancora buon segno, il dente è vitale ma non in pulpite, se curato in tempi brevi potrà essere conservato vitale (cosa sempre preferibile).

In condizioni normali basterebbe chiamare subito il vostro dentista e tutto si risolverebbe… ma se è agosto, potrebbe essere che lui non ci sia (o che voi siate distanti da lui). Se siete “fortunati nella sfortuna” e il vostro dentista fa parte di un gruppo di colleghi con approccio al lavoro analogo (ad esempio i dentisti di www.dentist4.it o, per l’odontoiatria pediatrica, quelli di www.ildentistadelbambino.it ) potrebbe essere che nel vostro luogo di vacanza ce ne sia uno aperto (ad esempio il mio studi rimane normalmente aperto anche in piena estate perché ho molti pazienti delle grandi città del nord, con seconda casa a Finale, che approfittano del periodo di vacanza per effettuare i controlli di prevenzione ed effettuare le cure, eventualmente, necessarie con maggiore comodità…).

Se così non è, ci rimangono 2 alternative:

  1. affidarci a un pronto soccorso odontoiatrico (dove però non conosciamo l’esperienza di chi ci curerà)
  2. resistere fino a quando potremo recarci dal nostro dentista di fiducia. Ovvio che, in caso di dolore spontaneo, saremo costretti a fare la prima scelta… ma se la sensibilità è solo conseguente ad uno stimolo, potremmo decidere di aspettare.

In questo caso, per diminuire il disagio, vi do alcuni suggerimenti:

  • Evitate di mangiare sul lato del dente  “rotto”
  • Evitate di continuare a stimolarlo con la lingua
  • Non interrompete le corrette operazioni di igiene orale domiciliare (semmai siate un po’ più “delicati” nella zona sensibile ed usate acqua tiepida per il risciacquo)
  • È possibile provare a rendere meno sensibile il dente fratturato applicandoci sopra, per cicli da un paio di minuti, ripetuti 3 volte al giorno, del dentifricio desensibilizzante, magari alternato con sciacqui fatti con un collutorio al fluoro (ovviamente “scaldato” in bocca prima di portarlo a contatto col dente sensibile…).

Sono rimedi di efficacia limitata ma che possono aiutarci a superare l’emergenza, in attesa di andare dal nostro dentista (portandosi possibilmente dietro il frammento di dente rotto!).

Nella speranza che questo articolo non debba mai esservi necessario, vi auguro buone vacanze!

Attilio Venerucci

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