Savona, sciopero dei lavoratori della Provincia: "Grido d'allarme sui servizi riguarda tutti"

E' arrivato anche a Savona lo sciopero, indetto da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, che si è levato anche a livello nazionale contro il meccanismo perverso che ha tagliato i fondi senza prevedere con chiarezza la sorte del personale.

Oltre al presidio davanti alla sede della Provincia i rappresentanti sindacali si sono ritrovati davanti alla Prefettura per un incontro con il Prefetto Giorgio Manari per discutere la situazione dell'ente.

Tanti i temi su cui hanno puntato il dito i sindacati come l'impossibilità per molti enti di "chiudere" i bilanci il 30 settembre 2017; il ritardo nel pagamento degli stipendi; la paralisi dei servizi per assenza di risorse; il permanere del blocco del turn-over a fronte di organici falcidiati; l'impossibilità di procedere alla stabilizzazione del personale precario. 

"Le Province sono state spogliate di competenze - spiega Giancarlo Bellini, FP-Cigl savonese - alcune sono rimaste come la manutenzione degli edifici scolastici, la sorveglianza delle strade provinciali, il trasporto pubblico locale, non hanno strumenti nè finanziamenti per poterle gestire in una condizione minima di sicurezza, per gli operatori e per l'esito degli interventi che devono fare. E' un grido di allarme ed è un voler accendere un faro che non riguarda solo le persone  che lavorano in Provincia ma riguarda tutti".

"L'iter di riforma Costituzionale che avrebbe dovuto portare alla cancellazione e all'abrogazione di questi enti avrebbe altresì parallelamente dovuto portare a riassegnare le funzioni fondamentali che sono invece rimaste alla Province, come i trasporti, la viabilità e la manutenzione degli edifici scolastici, questo è stato portato avanti senza un'adeguato finanziamento da parte del Governo che nel 2015 ha praticamente detratto un miliardo dalle risorse a disposizione delle Province come nel 2016, quest'anno a livello nazionale mancano 650 milioni" ha dichiarato Vincenzo Vassallo della Cisl, Fp savonese.

"Siamo vicini alle persone che lavorano in Provincia che quotidianamente fanno i salti mortali - conclude Vassallo - svolgendo compiti anche non propri, con grande sacrificio e responsabilità hanno permesso di tirare avanti ma da oggi in avanti la preoccupazione diventa qualcosa di più".