Il Movimento 5 Stelle porta in Consiglio regionale quello che ha ormai battezzato "il depuratore degli sprechi", i cui miasmi continuano a provocare gravi disagi agli abitanti di Legino e Zinola, a Savona. Con un’interrogazione a prima firma Andrea Melis i pentastellati chiedono alla Giunta Toti di fare luce sulla questione e porvi al più presto rimedio.
“Le recenti segnalazioni di miasmi e odori malsani sono purtroppo solo le ultime di una lunga serie che prosegue ormai da anni – spiega Melis – Il motivo? Da due anni continua ad essere inutilizzato l’impianto di essicazione interno, nonostante sia costato oltre 3 milioni di euro, di cui 2 milioni e 478mila euro provenienti da fondi statali e regionali FESR. Il presidente del Consorzio che gestisce il depuratore giustifica con motivi di economicità, ma è una spiegazione che non basta e non soddisfa. È grave che l’impianto non sia utilizzato, provocando miasmi e l’inevitabile deterioramento dell’impianto stesso, con inevitabili costi maggiori in futuro per il riavvio.”
“Il timore fondato è che i fondi a disposizione non siano utilizzati al meglio – prosegue il consigliere M5S – Per questo chiederemo a Toti e all’assessore Giampedrone una verifica seria e immediata sul tema e capire quali soluzioni intenda proporre la Giunta, anche alla luce degli obiettivi del Piano di Tutela delle Acque 2016-2021. Le risorse e le tecnologie esistono già, si tratta solo di metterle in funzione. Non accettiamo il solito copione con cui i cittadini si ritrovano a pagare di tasca propria opere e tecnologie che poi non vengono sfruttate e utilizzate.”