Al Direttore - 24 ottobre 2017, 09:40

Un invito al presidente della Provincia e ai sindaci, Forzano: "Ospitiamo il laboratorio sperimentale per la fusione nucleare a Savona"

"Il laboratorio occuperebbe almeno 4-500 persone fisse tra ingegneri e fisici, oltre ad un migliaio di persone nell’indotto"

Un invito al presidente della Provincia e ai sindaci, Forzano: "Ospitiamo il laboratorio sperimentale per la fusione nucleare a Savona"

Un invito al presidente della Provincia di Savona e ai sindaci. E' questo il significato della lettera aperta inviata alla nostra redazione da parte di Paolo Forzano,  presidente del Comitato Casello Albamare. "Il Ministero dello Sviluppo Economico, con Decreto ministeriale 21 settembre 2016 ha riconosciuto lo stato di crisi industriale complessa l'area del savonese per la quale sarà predisposto da parte di INVITALIA, il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) anche attraverso la rilevazione di aree/edifici disponibili, a destinazione industriale, produttiva o direzionale, di proprietà privata, presenti nei comuni che rientrano nell'area di crisi". 

"L’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Liguria ed il Presidente della Provincia Giuliano si sono incontrati il 18 ottobre per fare il punto sulla situazione, rilevando la criticità delle infrastrutture e sollecitando le imprese a farsi avanti nel richiedere le aree “libere” disponibili individuate da Invitalia. In effetti le infrastrutture sono un punto critico sopratutto per esigenze di trasporto importanti come la piattaforma Maersk, ma adeguate per attività meno esigenti in termini di volumi". 

Prosegue: "E’ indubbio che lo stato di crisi industriale complessa dell'area savonese, oltre ad affermare purtroppo una situazione negativa, pone però anche delle prospettive: affrontare il futuro con una nuova chiave di lettura. Un piano di sviluppo futuro per aziende ad alta tecnologia, legate alla ricerca, alla università, in grado di creare nuove attività di lavoro. Sarebbe il caso del progetto di realizzare un laboratorio sperimentale per la fusione nucleare sul territorio ligure, per il quale il Presidente dell’Enea Federico Testa a fine novembre pubblicherà un avviso di manifestazione di interesse con cui le Regioni chiederanno di ospitare il laboratorio DTT". 

"Il laboratorio occuperebbe almeno 4-500 persone fisse tra ingegneri e fisici, oltre ad un migliaio di persone nell’indotto. L’impianto occuperebbe poco circa 4 ettari, la vicinanza con la fonte di energia elettrica c’è - conclude Forzano - Ed allora quale migliore occasione per questo territorio! invito i sindaci ed il presidente della Provincia a farsi avanti! Savona ne ha bisogno!". 

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