Dibattito sempre più vivace sull'apertura di Porta Testa e Porta Reale: l'associazione Finalborgo.it fa il punto della situazione

Come è noto (leggi articolo a questo LINK) il tema delle aperture delle Porte del Borgo sta per approdare in Consiglio Comunale. I primi a farsi portavoce del disagio dei commercianti del rione sono stati i rappresentanti dell’associazione Finalborgo.it, che negli ultimi mesi hanno raccolto abbondante documentazione in merito e colgono l’occasione per fare chiarezza, ancora una volta nell’ottica di un dialogo positivo e costruttivo con l’amministrazione comunale, senza alcuna forma di polemica ma sempre e solo con l’obiettivo di trovare una “quadratura del cerchio” che massimizzi il beneficio per la città.

Partendo da questi presupposti, l’associazione Finalborgo.it vuole chiarire un punto: “Innanzitutto non siamo assolutamente contrari alla ZTL, c’è da decenni e siamo contentissimi. Ci concentriamo solo sulla fascia oraria 6-9.30 del mattino, il nostro discorso è focalizzato esclusivamente su quel preciso momento della giornata, per il quale chiediamo ambedue le porte aperte (porta Testa in entrambi i sensi) tutto l’anno. In questo modo accettiamo automaticamente una riduzione di orari (prima Porta Testa era infatti precedentemente aperta fino alle 15). Chiediamo tutti i mezzi pesanti fuori dal Borgo sempre e naturalmente ribadiamo che questa nostra proposta è accettata dalla stragrande maggioranza dei commercianti e residenti del Borgo”.

Prosegue l’associazione: “In occasione di un recente incontro di una delegazione di Finalborgo.it con il Sindaco Frascherelli, il vicesindaco Brichetto e gli assessori Casanova, Venerucci e Guzzi ci siamo presentati recando con noi alcuni titolari di botteghe storiche, che tutti sommati tra loro ben rappresentavano oltre 200 anni di storia commerciale del Borgo. In questo incontro abbiamo ribadito che quelle tre ore e mezza al mattino offrono la fidelizzazione di un particolare tipo di clientela residenziale delle borgate vicine che poi spesso non rifrequenta la zona durante il giorno ed è fondamentale per animare quelle botteghe “tradizionali” che tengono il borgo vivo (bar, edicole, tabaccherie, panetterie). “Ucciderle” significherebbe perdere l’identità del rione a favore di attività più a vocazione turistica ma meno legata a una normale vita tradizionale cittadina.

A tal proposito aggiungiamo che uno studio condotto dall’Ufficio Studi di Finalborgo.it stima in un 20% la perdita di introiti. Sono dati raccolti a ragion veduta, su un anno di chiusura di Porta Testa per lavori che ha dimostrato in modo tangibile un netto calo del fatturato e del “passeggio”. Il tutto, ricordiamolo, è ulteriormente penalizzato da parcheggi a pagamento a 1.80 euro/ora e dall’assenza di una rotazione gratuita offerta dalla zona disco. Appare logico che chi, come avveniva prima delle chiusure, si ferma dai comuni vicini (non solo dell’entroterra, ma anche Loano, Pietra, Borgio Verezzi), per sbrigare diverse commissioni mattutine, non si senta invogliato dall’idea di sommare ad esse anche i soldi del parcheggio”.

Finalborgo.it ha particolarmente a cuore la testimonianza offerta dai tour operator nordici in visita in zona in tempi recenti: “Borghi belli ne abbiamo visti tanti, ma Finalborgo è l’unico a essere anche vivo in ogni senso del termine” (leggi articolo a questo LINK). “Ricordiamoci – sottolinea Finalborgo.it – che a chi fa turismo di professione piace indirizzare la propria clientela a frequentare borghi vivi, non realtà desolate, che come tali possono persino diventare rischiose. E a tenere vivo un borgo è la quotidianità, garantita anche e soprattutto da queste botteghe storiche. Al turista non piace vedere delle ‘Cattedrali nel deserto’, il fascino del nostro Borgo sta proprio nel suo essere vero”.

A questi studi, l'associazione Finalborgo.it affianca diversi documenti:

Un elaborato dell’ing. Da Corte già sviluppato durante giunta Richeri in occasione dell’ipotesi di chiusura del ponte vecchio di Finalborgo, con analisi dei flussi veicolari, redatto proprio per scongiurare quella chiusura;

Un elaborato del politecnico di Milano nel quale è evidenziato il passaggio tra “visione romantica” e “visione antropologica”: la prima è quella che ipotizza un Borgo come “scatola chiusa”, un Presepe a solo uso e consumo turistico, mentre la seconda è quella che si confronta con le reali esigenze di quotidianità e di antropizzazione. 

A ulteriore sostegno di questa tesi, Finalborgo.it cita anche una ricerca condotta dal TCI a Cortona (in Toscana, vicino Arezzo), un borgo antico che nel tempo si è sempre più snaturato in favore di una trasformazione in ‘disneyland del turismo’, perdendo la propria identità.

Finalborgo.it cita alcuni importanti episodi che si sono verificati dopo l’incontro tra l’associazione e la giunta: c’è stato il voto della Consulta Ambiente e Territorio all’unanimità a favore della riapertura (LINK qui); c’è stata l’elezione del segretario del PD Finalese Cosma Damiano “Mimmo” Rizzi che nell’ambito di un discorso più ampio in relazione ai rapporti con la maggioranza è entrato nello specifico di Porta Testa (LINK qui).

“Vorremmo sapere dopo questa dichiarazione di Rizzi come sarà il voto del PD in consiglio comunale sul tema. Ci aspettiamo un atto di coerenza”, dichiara Finalborgo.it, soprattutto alla luce delle ultime dichiarazioni di quest’ultimo, del consigliere Montanaro e del Presidente del consiglio comunale che avanzano dubbi tecnici (articolo a questo LINK). “Durante l’incontro con la giunta non è stato avanzato nessun dubbio tecnico, anzi ci è stata data ampia garanzia soprattutto per le questioni legate ai rischi alluvionali” sostiene il direttivo di Finalborgo.it che aggiunge: “crediamo che anche la polizia municipale sarà ben contenta di riaprire il varco perché così andrebbe a risolvere i problemi di viabilità mattutina che comportano la presenza fissa tutti i giorni di due vigili sul “ponte di ferro”, dalle 7,45 alle 8,30 circa”.

“La sensazione – aggiunge l’associazione - è che i consiglieri dubbiosi, non abbiano letto la documentazione che abbiamo portato a sostegno della nostra posizione ma si affidino a rumors o bisbigli degli amici, spesso portatori di interessi opposti a quelli della collettività”.

“Chiediamo una presa di posizione da parte dell’assessore al Commercio, Industria e Artigianato Delia Venerucci, che non può non prendere in considerazione le proposte dell’associazione commercianti, così come chiediamo una posizione all’assessore al turismo Claudio Casanova, socio della nostra associazione, che in occasione della Delibera del 4 settembre su viabilità e acque aveva votato a favore, facendo ottenere alla delibera l’unanimità dei soci, oltre a essere sostenuta anche da non soci”.

Conclude Finalborgo.it: “Quei pochissimi commercianti che hanno dichiarato al sindaco che ‘a porte chiuse’ il Borgo è più bello, alla nostra associazione avevano invece espresso ben altra posizione. E vogliamo altresì ribadire, rispetto alla frase del sindaco, secondo cui le vetrine si vedono meglio a piedi che in auto, che dalle 6 alle 9.30 non c’è un passeggio da “vetrine” ma una clientela più “tecnica”. E proprio questo tipo di clientela garantisce il senso di appartenenza e continuità che tiene vivo un borgo. Riteniamo di aver approcciato il problema con equilibrio, trasparenza e documentando ogni nostra posizione. Crediamo che chiunque avanzi problemi tecnici dopo un anno di lavori e a due giorni dal voto abbia quantomeno l'onere di fare altrettanto”.