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Politica | 14 novembre 2017, 18:45

Ok del Consiglio al pear-piano energetico ambientale regionale, l'assessore Rixi: "Sanati gap ereditati da precedente giunta"

"Ora procediamo con bandi da 80 milioni di euro per efficientamento energetico dei comuni e imprese”

Ok del Consiglio al pear-piano energetico ambientale regionale, l'assessore Rixi: "Sanati gap ereditati da precedente giunta"

 

"Grazie a un lungo lavoro di revisione e di condivisione con il mondo produttivo e gli enti locali, la Liguria ha finalmente un Piano energetico ambientale regionale, che ha l'obiettivo di incrementare la produzione di energia pulita e la riduzione delle emissioni. Dopo l'approvazione del Piano, possiamo, quindi, procedere anche all'elaborazione di bandi con 80 milioni di fondi europei per l'efficientamento energetico dei Comuni e per le imprese, che fino a oggi erano di fatto bloccati”. Questo il commento dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi a seguito dell'approvazione, da parte del consiglio regionale, del Pear-Piano energetico ambientale regionale 2014-2020.

“Purtroppo questo Piano – prosegue l'assessore Rixi – risente dei gravi ritardi ereditati dalla passata giunta, che non è stata in grado di varare il documento entro il 2014 e neppure di aggiornare i dati di riferimento, fermi al 2011, e che ci impegniamo ad attualizzare. Con un lavoro di un anno e mezzo, in collaborazione con Ire, abbiamo superato diverse prescrizioni nel rispetto dell'ambiente e dello sviluppo economico affinché la Liguria possa crescere in modo sostenibile”. 

Per quanto riguarda l’elettrificazione delle banchine e altri interventi di efficientamento energetico all'interno dei porti liguri, Rixi ha sottolineato: “Abbiamo approvato ad aprile il progetto su Pra’-Voltri, da 12 milioni di euro: entro dicembre si concluderà la gara per la progettazione ed esecuzione della cabina elettrica da 10 MW. Inoltre – continua Rixi - sul gnl-gas naturale liquefatto, riteniamo sia prioritario per Genova adeguarsi sui sistemi di approvvigionamento soprattutto per quanto riguarda le navi da crociere i traghetti. Purtroppo, a livello nazionale, manca una programmazione sul regime attuativo in materia energetica e, sui porti, l’Italia ha un piano strategico su gnl che da tre anni è rimasto ancora lettera morta. Anche per questi aspetti riteniamo prioritario che i nostri porti e le regioni necessitino di una più ampia autonomia amministrativa e finanziaria”.


c.s.

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