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Solidarietà | 16 novembre 2017, 14:32

Una sala consiliare gremita a Finale Ligure per gridare “L’ANPI non si tocca!” (FOTOgallery e VIDEO)

Il reportage dell’incontro organizzato ieri sera da Radio ANPI. Tanti gli ospiti presenti, uniti dall’antifascismo

Una sala consiliare gremita a Finale Ligure per gridare “L’ANPI non si tocca!” (FOTOgallery e VIDEO)

Forse nemmeno la stessa ANPI di Finale Ligure si sarebbe aspettata una così nutrita risposta di pubblico al momento della sua “chiamata alle armi” (ci sia concesso di usare questo termine improprio per un’associazione pacifista, ma di sicuro effetto) nella sala consiliare di via Tommaso Pertica. La serata di ieri si intitolava “L’ANPI non si tocca” ed è stata allestita in tempi brevissimi in risposta a un ben preciso episodio scatenante: alcuni militanti di Forza Nuova hanno appeso delle lenzuola, una davanti alla moschea di Savona con scritte inneggianti al rifiuto dell’Islam e una davanti alla sede ANPI Savonese nella quale gli iscritti venivano identificati come “oggetto di disinfestazione”, alla stregua di parassiti o virus.

La risposta, come dicevamo, è stata tale da affollare la sala consiliare, con gente anche in piedi e fuori dalla porta. Gli interventi sono stati tantissimi e tutti approfonditi e articolati. Cercheremo in questo reportage di condensarli al massimo nei loro punti essenziali. Alla serata, organizzata da Radio ANPI e condotta da Italo Mazzucco e Massimo Crippa, erano presenti in rappresentanza dell’amministrazione comunale il sindaco Ugo Frascherelli e il vicesindaco Clara Brichetto per la maggioranza, Simona Simonetti (capogruppo Per Finale) e Davide Badano (capogruppo del Movimento 5 Stelle) per la minoranza. Hanno portato anche il loro saluto, in rappresentanza del comprensorio, il sindaco Alessandro Comi di Calice Ligure e il sindaco Silvio Casanova di Rialto. I presentatori hanno portato anche un messaggio di saluto di Roberto Barelli, sindaco di Orco Feglino, in quel momento impegnato nella sua professione di vigile del fuoco.

Ovviamente, essendo una serata “radiofonica”, non sono mancati i momenti musicali, con tanti classici “a tema”, da “L’Italia siamo noi” di De Gregori a “Dio è morto” di Guccini, fino a “Bella ciao”, “I martiri di Reggio Emilia” e “Rigurgito antifascista” dei 99 Posse.

Passiamo ora in rassegna alcuni interventi:

A introdurre il dibattito è Luigi Milani, presidente ANPI di Finale Ligure: “Grazie a tutti voi stasera non posso certo dire di soffrire di solitudine. Siamo qui per dire giù le mani non solo dall’ANPI ma da tutti i diritti fondamentali di chi vuole attaccare la dignità umana”.

Ugo Frascherelli, sindaco: “Esprimo il mio grazie a tutti i gruppi consiliari, perché la disponibilità della sala questa sera non dipende certo dal sindaco ma da un consenso comune. Questo è un appello al quale chiunque si riconosca nei valori della Costituzione e dell’antifascismo può rispondere solo positivamente. Purtroppo oggi ci sono sempre più persone che hanno il coraggio di definirsi fasciste e quanto era contenuto nelle lenzuola esposte a Savona è inammissibile. Siamo qui per dimostrare che il territorio è vigile e non darà terreno fertile a certe posizioni: l’antifascismo è un valore fondante della nostra Costituzione; dobbiamo essere cittadini, non sudditi, e non dobbiamo cadere nella trappola di Casa Pound che, ricalcando quanto sta facendo Alba Dorata in Grecia, finge di aiutare alcune fasce deboli della popolazione per conquistare consensi e instaurare gradualmente un regime”.

L’intervento di Bebo Storti, attore, autore e regista di grande sensibilità e preparazione, che ha parlato della genesi del suo spettacolo “Mai morti”, merita di essere qui riprodotto nella sua interezza:

Katia Bellillo, ex ministro delle pari opportunità: “In quest’epoca di crisi economica stiamo assistendo a una vera e propria guerra tra poveri, mentre le ricchezze sono sempre più in mano a pochi. Ho il cuore gonfio di gioia nel vedere che siamo in tanti qui a ribadire i contenuti di una Costituzione fortemente antifascista”. E Bellillo porge i propri saluti alla neo-eletta presidente ANPI nazionale Carla Nespolo, descrivendola come “Una persona che porto sempre nel cuore”.

Alessandro Borghi, presidente dell’ANPI di Marzabotto, comune insignito della medaglia d’oro della Resistenza, affiancato in collegamento dal sindaco di Marzabotto Romano Franchi, commenta l’episodio di un calciatore 26enne di Sasso Marconi che in campo ha esibito la maglia della Repubblica di Salò facendo il saluto romano: “Una grave mancanza di rispetto alla storia del nostro paese e un atto chiaramente premeditato. Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri per apologia di fascismo. Stiamo parlando di un giovane, e deve essere la scuola per prima a insegnare a essere bravi cittadini e a sapere che ci sono persone che hanno dato la vita per la nostra libertà”. Concludono Borghi e Franchi: “La nostra Costituzione non prevede forze estremiste, quindi affermare che con Casa Pound e Forza Nuova si possa dialogare politicamente è una grave mancanza di rispetto: bisogna chiudere per legge queste associazioni e incarcerare chi intende opporsi e vuole perpetrare questo reato”. Crippa e Mazzucco salutano i rappresentanti di Marzabotto promettendo un gemellaggio tra le due Radio ANPI.

A Genova Nervi, domenica scorsa, in modo spontaneo e non organizzato, i cittadini sono scesi in piazza per contestare una manifestazione di Casa Pound. A Radio ANPI vengono trasmesse alcune testimonianze della vicenda e viene intervistato il “Ristoratore Anarchico” che ha inventato la ricetta della “lasagna antifascista”, offerta gratuitamente a chi sostiene questa causa, e che si è rifiutato di servire dei pasti a una trentina di nostalgici del fascismo. Racconta il ristoratore: “Con questo gesto mi sono esposto a insulti e minacce, ma la purezza ha un prezzo”.

Elio Sibaldi, dell’ANPI di Albissola, presenta una relazione storica sulla nascita di Forza Nuova, nel 1997, e di Casa Pound, nel 2003: le origini con il movimento “Terza Posizione” nel 1978, la fuga all’estero nel 1980 dei fondatori, in Francia e in Gran Bretagna, per scappare all’arresto, le implicazioni con Stefano Delle Chiaie (implicato nel tentato golpe di Junio Valerio Borghese, coinvolto con Pinochet in Cile e con gli estremisti di destra in Bolivia), i finanziamenti da parte della malavita organizzata, fino ad arrivare alla volontà odierna di fare “politica alla luce del sole”, con il “Progetto Lanzichenecco” che comprende coinvolgimenti in attività industriali, persino una linea di capi di abbigliamento e delle “colonie estive” nelle quali i figli degli iscritti imparano fin da piccoli a disegnare croci celtiche e a fare il saluto romano.

Stefano Pezzini, firma storica del quotidiano La Stampa, oggi blogger nonché iscritto ANPI e già presidente di “Fischia il Vento”, racconta: “Così come Bebo Storti aveva progettato il suo spettacolo Mai Morti per una sola tournée, ed è arrivato a centinaia di repliche, anche Guccini aveva scritto la canzone Auschwitz pensando di cantarla per pochi mesi, invece è diventata un baluardo della sua carriera fino al ritiro dalle scene e oggi risuona più attuale che mai”. Pezzini spende parole per ricordare i grandi liguri coinvolti nella Resistenza, da Italo Calvino a Felice Cascione: “Ricordiamoci che l’inno della Resistenza è Bella Ciao, ma il vero inno della lotta partigiana è Fischia il vento. E ricordiamoci di tenere alta la bandiera della cultura, perché ciò di cui il nazifascismo ha davvero paura è proprio questo: libri, cultura, idee libere”.

Riprende la parola Luigi Milani: “Oggi abbiamo unito nei nostri percorsi memoria e attualità. Ricordiamoci che loro, come ben ci ha spiegato Elio Sibaldi nel suo trattato, non stanno improvvisando, hanno un piano ben preciso. E noi non dobbiamo organizzare proteste improvvisate, ma rivedere tutte le nostre posizioni. Propongo la nascista di Comitati Permanenti Antifascisti, non per fare delle ronde, perché noi siamo pacifisti, non siamo gente da ronde, ma per presentare proposte articolate sul territorio e per costruire un dialogo tra associazioni e partiti, pur partendo da idee e formazioni diverse ma uniti nell’antifascismo”.

Giulia Stella, segretario generale CGIL Savona: “Condivido questa iniziativa e i molti e ricchi contenuti. Siamo in una fase politica in cui in Europa la destra sfrutta la crisi ma soprattutto le debolezze delle sinistre per costruire intrecci forti anche con la malavita, per finanziare un disegno molto pericoloso”.

Mario Lorenzo Paggi, direttore scientifico ISRES (Istituto Storico della Resistenza) Savona: “Siamo accreditati presso il ministero della pubblica istruzione come ente formatore di storia contemporanea in tutte le scuole della repubblica. Per questo vogliamo andare a fondo prima di tutto sui percorsi di studio: come si affronta oggi il Novecento nelle scuole italiane? Quale taglio storiografico hanno i libri di testo e quale impronta danno i docenti? Un altro aspetto importante è il clima subculturale che si sta creando oggi: in troppi luoghi molto frequentati, sia fisici, come può essere la curva di uno stadio, sia virtuali, come internet, si stanno propagando messaggi che inneggiano al fascismo”.

I saluti finali sono affidati a Irma De Matteis, vicepresidente provinciale ANPI: “È stata una serata che ha saputo condensare tante emozioni forti e diverse tra loro, dalla commozione all’indignazione”.

 

Alberto Sgarlato

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