Torna anche quest’anno la Festa dell’Albero per promuovere l’importanza del verde per contrastare le emissioni di CO2, l’inquinamento dell’aria, prevenire il rischio idrogeologico e la perdita di biodiversità. Ma non solo: in questa edizione Legambiente intende porre l’attenzione su un altro tema strettamente legato all’importanza della tutela degli alberi, ovvero il contrasto agli incendi boschivi, fenomeno che purtroppo ogni estate si ripresenta portando alla perdita di centinaia di migliaia di ettari di boschi e foreste.
Martedì 21 novembre in tutta Italia si rinnova quindi l'invito a mettere a dimora nuovi alberi: un'occasione per restituire alla comunità spazi belli e accoglienti, ma anche per compensare la perdita di tanti alberi a causa degli incendi, coinvolgendo bambini, ragazzi, insegnanti, genitori, nonni, volontari e amministratori.
“Il Comune di Spotorno – afferma Gian Luca Giudice con delega all'Educazione Ambientale, in collaborazione con Fondazione CIMA - invita gli alunni di tutte le scuole del territorio di Spotorno (Istituto Comprensivo, Micronido Gli Orsetti e Istituto Garrone) al rinnovo della buona pratica di piantare gli alberi. L'iniziativa avrà luogo presso il Parco Monticello di Spotorno, aperta a tutti i cittadini, a partire dalle ore 10.00 con la presenza e collaborazione di altre associazioni del territorio: Associazione Genitori, Centro Sociale Anziani, Gruppo Sportivo Olimpia. Fondazione CIMA, oltre alla fornitura degli alberi, si occuperà del supporto didattico alla festa dell’albero.
Quest’anno verranno messi a dimora cinque ‘liquidambar’, uno per ogni plesso scolastico. I liquidambar sono alberi appartenenti alla famiglia delle Altingiacee: il suo nome significa ambra liquida perché, se si intacca la corteccia, ne fuoriesce una resina particolare chiamata storace che, se bruciata, produce un profumo intenso. I liquidambar sono originari del Nord America e possono essere coltivati in Italia nelle località a clima mite come piante ornamentali, dalle foglie simili agli aceri. Gli alberi, per grandi o piccoli che siano sono custodi tanto silenziosi quanto fondamentali della vita sulla Terra. La loro funzione equilibratrice della biosfera è insostituibile: scambiando con l'atmosfera grandi quantità di energia e umidità, rappresentano una preziosa fonte di ossigeno per tutti noi. Non solo: tra il loro fogliame ospitano più della metà delle specie animali di tutto il pianeta; ci proteggono dalle calamità naturali riducendo l'impatto delle piogge torrenziali sui terreni; contrastano i mutamenti climatici dell'effetto serra incorporando al loro interno l'anidride carbonica, tramutata in preziosa biomassa legnosa, aumentano la fertilità della terra trasformando minerali e sali in sostanza organica vivente; schermano le coltivazioni agricole da venti, parassiti e gelate inaspettate.
Contribuire a preservare una foresta, un bosco, un filare, un giardino o anche un singolo albero significa quindi "aprire un conto" naturale cui le generazioni future potranno continuare ad attingere. Ogni gesto di questo tipo rappresenta un piccolo, grande passo verso un'esistenza a impatto zero (che su un pianeta dalle risorse non infinite è una necessità, non un eccentrico lusso!). Con comportamenti troppo spesso (anche inconsapevolmente) disinvolti erodiamo sistematicamente l'ecosistema e, di conseguenza, il terreno su cui poggia la vita stessa. Non è troppo tardi per rimediare: abbiamo l'obbligo e la responsabilità di prenderci cura del pianeta che un domani diventerà dei nostri figli. Ecco perché è nostra intenzione come Amministrazione avvicinare i ragazzi delle nostre scuole alle tematiche del rimboschimento e della prevenzione incendi.”