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Economia | 21 novembre 2017, 14:48

Taxi liguri fermi per lo sciopero nazionale

Vernazzano (Confartigianato Taxi Genova): «Un tavolo aperto col governo da troppo tempo, ora chiediamo una risposta che porti regole chiare nel settore e tutela per la nostra categoria. Bene gli impegni del presidente Toti e degli assessori Rixi e Berrino»

Taxi liguri fermi per lo sciopero nazionale

La conclusione di un tavolo aperto da oltre un anno, che porti regole certe e tutela per la categoria, a oggi immersa in una vera e propria “giungla” senza regole e minacciata dalle multinazionali che offrono servizi senza rispondere a una normativa chiara.

È quanto chiedono anche i tassisti liguri, aderendo allo sciopero nazionale contro la destrutturazione e liberalizzazione del settore, con il fermo in corso fino alle 22 e presidio in piazza De Ferrari a Genova. In mattinata i taxisti liguri sono stati ricevuti dal presidente delle Regione Liguria Giovanni Toti e dagli assessori allo Sviluppo economico Edoardo Rixi e ai Trasporti Gianni Berrino. Il presidente Toti si è dichiarato disponibile a predisporre una normativa regionale, preceduta da un attento monitoraggio della situazione ligure delle licenze comunali dei taxi e ncc. Accolta positivamente dalla categoria anche la volontà di far partire immediatamente una app regionale per la chiamata dei taxi, che sfocerà in un numero unico regionale nel corso del 2018.

«Abbiamo avanzato le nostre richieste da tempo, ma finora abbiamo ricevuto in risposta solo l’indifferenza: ora chiediamo che il governo faccia la sua parte e metta la parola fine a questa situazione di provvisorietà. Una situazione che non fa che danneggiare il settore del trasporto pubblico non di linea. Abbiamo apprezzato gli impegni del presidente Toti e degli assessori Rixi e Berrino a monitorare con i Comuni l’attuale giungla ligure delle licenze e a realizzare una app e un numero unico di chiamata per il servizio taxi». Ad affermarlo è Francesco Vernazzano, presidente di Confartigianato Taxi Genova, commentando la regolamentazione della legge quadro 21/92, a tutela la categoria: «Da tempo chiediamo chiarezza sulle competenze regionali e comunali in materia, oltre che sui servizi di taxi e noleggio con conducente, impedendo pratiche di esercizio abusivo e ripristinando così le condizioni di legalità nella categoria – aggiunge Vernazzano – Ora è tempo di definire la legge che tutela il nostro settore, salvaguardandone la natura e preservando i diritti degli operatori, anche a garanzia degli utenti e della qualità del servizio».

Per tutta la durata del fermo verranno garantiti i servizi essenziali. Inoltre, per sensibilizzare la cittadinanza sulle motivazioni del fermo, sono allestiti dei point informativi nei parcheggi dell’Aeroporto Cristoforo Colombo, piazza Corvetto, stazione Principe, stazione Brignole e piazza De Ferrari, da dove verranno anche eseguiti trasporti sociali.

c.s.

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