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Economia | 28 novembre 2017, 11:16

Salvatore Ligresti, "creatore" di Marina di Loano, condannato per aggiotaggio

Cinque anni di reclusione e 100mila euro di multa in primo grado per la vicenda Premafin

Salvatore Ligresti, "creatore" di Marina di Loano, condannato per aggiotaggio

Cinque anni di reclusione e 100mila euro di multa. Questa la condanna in primo grado all’imprenditore Salvatore Ligresti per la vicenda Premafin di Milano. L’accusa è di aggiotaggio. Circa un anno fa, a ottobre 2016, era arrivata la condanna a 6 anni, con le accuse di falso in bilancio, manipolazione del mercato e (anche in quel caso) aggiotaggio, relativamente alle vicende torinesi di Fonsai.

Ligresti, immobiliarista milanese (ma nato in provincia di Catania nel 1932), è tra le altre cose l’uomo che diede vita a Portobello SpA, la ditta che diede vita alla Marina di Loano (oggi passata nelle mani di UnipolSai). Nel 2011 fu presentato, proprio per la Marina di Loano, un esposto alla Corte dei Conti (poi archiviato) relativo al prolungamento di vent’anni (da 60 a 80) per le concessioni demaniali alla struttura.

L’ascesa di Ligresti iniziò negli anni ’80, quando iniziò a detenere partecipazioni societarie in Pirelli, Gemina, Mediobanca e Sai. Nel 1986 fu coinvolto nello scandalo “Aree d’oro”, che portò alle dimissioni dell’intera giunta di Milano. Nel 1992 fu arrestato nell’ambito dell’inchiesta Tangentopoli, con l’accusa di corruzione per aggiudicarsi gli appalti della metropolitana di Milano e di Ferrovie Nord, con condanna a 2 anni e 4 mesi poi commutati in servizi sociali.

Nel 2011 il passaggio di mano di Milano Assicurazioni e Premafin alla Unipol, per evitarne il collasso economico, operazione che porta all’apertura di due fascicoli presso le Procure di Milano e Torino. Il resto è storia dei nostri giorni.

L’avvocato loanese Alessandro Garassini, che da persona attenta e impegnata nella vita sociale e politica cittadina, aveva seguito le trascorse vicende, commenta: “Non voglio entrare nel merito della sentenza di Milano, non avendola approfondita in prima persona. Per quanto riguarda il caso di Loano ormai ha fatto il suo corso, fino all’archiviazione, anche se a parer mio non fu estrinsecato quello che era il punto focale di tutta la vicenda. In ogni caso, ormai, è storia passata”.

Redazione

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