Economia - 30 novembre 2017, 14:46

Borgio Verezzi dice no alla tassa di soggiorno. Il sindaco: "Idea non sbagliata in sé, ma vedo altre priorità"

Dacquino: "I numeri sul turismo sono positivi, ma è indispensabile che ogni categoria sul territorio faccia la propria parte in un grande gioco di squadra"

Borgio Verezzi dice no alla tassa di soggiorno. Il sindaco: "Idea non sbagliata in sé, ma vedo altre priorità"

Nel corso delle ultime riunioni tra amministrazioni comunali e associazioni di categoria, l’appello dei sindaci era stato: “Se proprio tassa di soggiorno dovrà essere, cerchiamo almeno di muoverci uniti e compatti, senza creare un fenomeno a macchia di leopardo” (leggi articolo QUI).

Al tempo stesso, però, è legittimo che ogni Comune prenda le proprie decisioni in autonomia, in base alle proprie esigenze e alla propria visione strategica. Così, dopo il no ufficiale di Laigueglia, anche Borgio Verezzi prende le distanze dall’intero progetto.

Spiega il sindaco, Renato Dacquino: “Non posso certo dirmi contrario al concetto in sé di imposta di soggiorno in maniera pregiudiziale. Anzi, ritengo che possa essere un ottimo strumento per finanziare la promozione turistica.

Ma poiché una tassa presuppone di offrire in cambio dei servizi, ritengo che ogni Comune debba prima sviluppare un piano del turismo ben definito e, dopo aver messo sul tavolo proposte, idee e, naturalmente, servizi, potrà anche in cambio valutare che cosa chiedere al turista”.

Prosegue Dacquino: “Ovviamente non entro nel merito delle decisioni degli altri Comuni, so che ognuno avrà fatto le proprie valutazioni con competenza e professionalità. Da parte mia, penso di avere ancora degli aspetti importanti da sistemare, e parlo per esempio dell’allungamento della passeggiata, delle aree verdi previste dal PUC, dell’intera riforma delle aree verso Finale nel momento in cui la depurazione si sposterà a Borghetto. E queste sono soltanto alcune cose. Dopodiché si potrà parlare di tassa di soggiorno”.

Dacquino, nella sua disamina, sottolinea come l’amministrazione vuole avere sempre presente il turismo come un punto di riferimento fondamentale nei propri programmi e, a tal proposito, mette sul tavolo alcuni numeri: “Il turismo è la nostra più grande opportunità di crescita, e richiede un paese accogliente, attività commerciali adeguate e offerta competitiva. Noi abbiamo posto attenzione a pulizia, arredo urbano, manutenzione e “piccole grandi” migliorie. Altre leve importanti per attrarre i turisti sono state il mare (in questi anni si è sistemato il depuratore storico e si è così garantita una buona depurazione; sono iniziati i lavori per il collegamento al nuovo depuratore consortile di Borghetto), il Festival Teatrale (record di spettatori - oltre 10.000 - a cui aggiungere un migliaio di ulteriori presenze fra attori, tecnici, addetti ai lavori e collaboratori vari; presenza massiccia su media, effetto volano e notorietà garantita tutto l’anno), le Grotte (quasi 28.000 presenze all’anno, vedi articolo QUI). Inoltre le tante e sempre positive presenze sui media (trasmissioni televisive come Easy Driver, TG3, Sky Tv, Kilimangiaro; articoli e servizi su giornali, radio e TV locali, la recente presenza su Canale 5) hanno fatto conoscere e ricordato Borgio Verezzi. Interessante anche analizzare la dinamica che caratterizza l’utilizzo delle seconde case: sono una realtà importante e possono portare, se maggiormente vissute, benefici a tutto il paese.

Basterebbe avere in paese tutti i proprietari di seconde case per almeno una settimana in più all’anno per dare un significativo impulso a tutte le attività in zona; tante attività avviate sono andate in questa direzione ma non hanno ancora pienamente colto l’obiettivo delle presenze, occorre insistere e offrire risposte adeguate alle varie esigenze: assistenza sociale e sanitaria, svago, attività fisiche e ludiche. Il contributo delle categorie economiche interessate è indispensabile.

I dati disponibili evidenziano che le presenze turistiche a Borgio Verezzi rappresentano una quota sul totale della Provincia pari a circa il 2.4%, quota molto modesta e sensibile, nel positivo e nel negativo, a variazioni ambientali ed economiche minime. Negli ultimi ultimi anni gli arrivi sono passati dai 24.001 nel 2011 ai 25.533 nel 2016. La “tenuta” turistica di Borgio Verezzi, pur negli anni della crisi economica, è dimostrata dai dati degli ultimi anni, in particolare del 2017: la crescita (dati provvisori, da gennaio a settembre) è stata in paese del + 4,15% a fronte del dato provinciale pari al + 0,81%”.

Alberto Sgarlato

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