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Politica | 12 dicembre 2017, 10:46

Borghetto in lotta con il pre-dissesto. Moreno: “Vogliamo equilibrio, non uno shock”

I gruppi di minoranza fortemente contrari alla vendita della farmacia comunale: "Perdiamo un vero gioiello"

Alcuni scatti del consiglio comunale di ieri. Nella prima foto, maggioranza e opposizione si confrontano sui dati del programma di rientro dal pre-dissesto

Alcuni scatti del consiglio comunale di ieri. Nella prima foto, maggioranza e opposizione si confrontano sui dati del programma di rientro dal pre-dissesto

Presentato in consiglio comunale a Borghetto Santo Spirito il percorso decennale che, nei piani della maggioranza, dovrà portare alla risoluzione del pre-dissesto.

Spiega l’assessore al bilancio Roberto Moreno: “La legge dice che entro 90 giorni dovremo presentare alla Corte dei Conti uno schema istruttorio, precisando se ci siano già state prescrizioni da parte della Corte dei Conti stessa e descrivendo le manovre correttive su un arco di 10 anni a partire proprio dal 2017. Nel presentare il nostro piano motiveremo anche perché il riequilibrio triennale tracciato dal commissario prefettizio Santonastaso e ritoccato in seconda battuta dal commissario Triolo non era percorribile”.

Moreno spiega al pubblico presente che, pur cercando di limitare i sacrifici, il quadro da affrontare non è facile: “Negli anni abbiamo assistito a una progressiva erosione del saldo delle entrate. Si sono ridotti i finanziamenti statali e, al contrario, diventiamo noi debitori dello Stato per via del fondo di solidarietà. Abbiamo avuto la detariffazione della rete fognaria e versato maggiori corrispettivi per la depurazione (dal 2014 al 2017 circa 644mila euro). Abbiamo un mancato versamento di 796mila euro per il fondo di solidarietà del 2015, mentre l’esternalizzazione della rete idrica ha inciso per circa 150mila euro. Abbiamo ripreso gli accertamenti sulle violazioni dell’IMU, cosa che non avveniva dal 2013”.

Venendo al futuro, Moreno spiega: “Nel 2018, 2019 e 2020 non prevediamo rientri, cosa che invece avverrà tra il 2021 e il 2023. Ciò significa che per noi l’anno di svolta sarà il 2022, quando ipotizziamo di poter ripristinare quasi tutto ciò che abbiamo tagliato. Prevediamo di introitare 100mila euro dall’abolizione delle agevolazioni sull’IMU, 100mila dall’abolizione degli scaglioni dell’addizionale IRPEF, mentre è impossibile tracciare una stima sull’imposta di soggiorno introdotta dal 2018, in quanto la realtà turistica di Borghetto è fatta soprattutto di seconde case a uso balneare, che offrono dati molto meno certi rispetto agli alberghi e ad altre strutture ricettive. 15mila euro dovrebbero arrivare dalla revisione della TOSAP, inoltre potenzieremo l’ufficio tributi e combatteremo l’evasione e altri illeciti”.

Ancora Moreno: “Abbiamo cercato di non sopprimere l’essenziale: il nido, il campo solare, il centro ragazzi. Ridurremo in parte gli orari della biblioteca civica, nell’ottica di un risparmio di 15mila euro. Abbiamo dovuto dimezzare i contributi per la gestione del campo sportivo, da 40mila a 20mila euro, e li abbiamo ridotti anche al bocciodromo. Abbiamo ridotto da 24 a 21 i posti del nido, ma vediamo che in base alla richiesta questo non sta causando disagi. Risparmieremo 52mila euro dal campo solare, mentre prevediamo di effettuare aggiornamenti sui canoni cimiteriali e sugli oneri di urbanizzazione. Purtroppo, però, fino al 2021 saremo costretti a rinunciare a tutti i capitoli di spesa su manifestazioni artistiche, sportive e culturali, nell’ottica di risparmiare fino a 65mila euro. E ridurremo le pulizie sui plessi pubblici, per ulteriori 15mila euro messi da parte”.

Aggiunge il sindaco Giancarlo Canepa: “In tutto questo non ce la siamo sentita di tagliare il minibus navetta per il cimitero. Privare tanti anziani di salutare i propri cari defunti sarebbe stato crudele”.

Venendo alla macchina comunale, Moreno spiega: “Esistono dei limiti di personale che per legge sono obbligatori per gli enti in dissesto e prudenziali per il pre-dissesto. Il tetto consigliato è di 32 persone, per questo attiveremo incentivi alla mobilità e programmazione dei pensionamenti, così da ridurre l’organico di 4 persone nel 2017, altre 2 nel 2018, una nel 2019, 2 nel 2020, 3 nel 2021, iniziando a prevedere un turn over soltanto dal 2022. Consideriamo che in questi ultimi 10 anni il personale è già calato: erano 97 dipendenti nel 2007, sono 77 nel 2017”.

Infine c’è l’alienazione della farmacia, prevista per 1,5 milioni di euro. Moreno: “Unita alla vendita di Villa Laura dovrebbe estinguere i mutui alla cassa depositi e prestiti, ma per estinguerli, visto che paradossalmente l’estinzione anticipata prevede forti penali, anche del 18%, dovremo ricorrere alla partecipazione a un bando nazionale di contributi per estinzione a fondo perduto”.

Ma è proprio quest’ultimo punto, l’alienazione della farmacia, che non piace alle minoranze e che, di fatto, ne determina il voto contrario. Pier Paolo Villa (capogruppo Liberiamo Borghetto): “Voglio dire grazie agli assessori Moreno e D’Ascenzo per la disponibilità dimostrata nelle varie riunioni, oggi stiamo affrontando un tema di importanza elevatissima che suscitato vivaci dibattiti all’interno del mio stesso gruppo consiliare, che continua a supportarmi anche con la presenza qui stasera tra il pubblico e che ringrazio. Non so se i cittadini capiranno a fondo, quando faremo un pubblico incontro, le motivazioni che hanno portato a tutto questo: decenni e decenni di maggioranze non lungimiranti, che hanno contribuito con scelte sbagliate a questa situazione, tra mutui, buoni obbligazionari e assunzioni a dismisura. Capisco che per chi ci ha preceduto queste scelte dovessero essere un piano di crescita, ma qualcosa non torna. E oggi abbiamo capito che la cura a tutto questo sarà fatto di lacrime e sangue. Vi diamo atto di aver fatto un lavoro immane per valutare ogni aspetto, ma forse prima di decidere avremmo dovuto incontrare i cittadini, non dopo, così come avremmo dovuto incontrare i dipendenti della farmacia comunale, che ora sono in stato di agitazione. E perderemo la farmacia, un vero “gioiello di famiglia” al quale è doloroso rinunciare”.

Giancarlo Maritano (capogruppo In Cammino): “Finalmente stasera si tirano le somme di un lavoro importante. Sul lungo elenco di cause, vorrei porre particolare attenzione ai BOC istituiti dall’amministrazione Malpangotto nel 2006, che scadranno nel 2021: quanto ci è costata tutta questa operazione? Per quanto riguarda la farmacia, sappiamo che è supervalutata: si era partiti da 1,7 milioni, ora abbassati a 1,5 con la speranza di introitarne almeno 1,2 o 1,3. Ricordiamoci che la vicina Ceriale ha impiegato due anni per vendere la sua. E ricordiamoci anche che gli enti di valutazione hanno stretto le stime di quantificazione del valore: un tempo tenevano conto del fatturato annuo + un 20% circa, oggi è già tanto che tengano conto del fatturato. E se nel 2018 (come è probabile), la farmacia non fosse venduta? Avete un piano B? Che cosa racconterete, in quel caso, alla Corte dei Conti? State rinunciando a una struttura che genera un utile pur minimo, ma almeno non è fonte di perdite”.

Maria Grazia Oliva (In cammino): “La scelta di eliminare le agevolazioni sull’IMU non va né a vantaggio delle categorie produttive, già in difficoltà, né a stimolo di una possibile crescita demografica. Perché invece non valutare una TASI sulle seconde case?”

Su quest’ultimo suggerimento Moreno spiega che una TASI sulle seconde case non è percorribile per divieti normativi. E sulla farmacia rassicura: “La legge impone che in caso di vendita sia mantenuto tutto lo stesso personale, con gli stessi contratti e le stesse garanzie”. Conclude Moreno: “Abbiamo cercato il più possibile in ogni settore di garantire un equilibrio, non uno shock.

E sul tema della farmacia comunale mette la parola fine il sindaco Canepa: “Parliamoci chiaro, non è un piacere per nessuno privarsi della farmacia. Ma se pensiamo che due anni fa ha fatto introitare nelle casse comunali 12mila euro e valutiamo le cifre di una possibile alienazione, ci vorrebbe un secolo di apertura della struttura per garantire lo stesso risultato”.

Alberto Sgarlato

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