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Politica | 12 dicembre 2017, 11:42

Pietra Ligure, Daniele Rembado: "L'imposta di soggiorno è una grande opportunità, non un boomerang"

Anche Palazzo Golli segue la linea di altri paesi vicini e approva l'imposta dedicata al turismo

Pietra Ligure, Daniele Rembado: "L'imposta di soggiorno è una grande opportunità, non un boomerang"

In linea con un percorso condiviso da altri comuni della costa, ieri sera anche il consiglio comunale di Pietra Ligure ha deliberato (con voto contrario della Lista Civica dei Pietresi e con l’astensione di Annalisa Di Luca del Movimento 5 Stelle) l’attivazione dell’imposta di soggiorno.

A fare la premessa è l’assessore al turismo Daniele Rembado, che spiega le regole che abbiamo già incontrato durante l’esposizione nei comuni (in ordine cronologico) di Spotorno (leggi QUI) e di Loano (leggi QUI): tariffe variabili in base al numero di stelle delle strutture ricettive, fino a un massimo di 1,50 euro giornalieri a persona, facilitazioni per scolaresche, minori e anziani, impegno a bloccare le tariffe per il prossimo triennio,  reinvestimento di tutto il gettito nel settore turistico e promozionale, di cui il 60% concordato con le associazioni di categoria, questo solo per citare alcuni aspetti-chiave del progetto varato dalla Regione Liguria e condiviso da diverse amministrazioni.

Spiega Rembado: “Non è una tassa ma un’imposta di scopo, non va vista come un balzello per depotenziare l’economia degli imprenditori ma, al contrario, come una nuova risorsa che servirà per il bene del territorio e che andrà a sommarsi a quelle che il comune ha già”.

Tuttavia, la Lista Civica dei Pietresi, per garantire la propria approvazione propone una sorta di “do ut des”: “Vogliamo proporre questo emendamento, dal momento che il comune di Pietra Ligure ha già una pressione fiscale elevata e un carico tributario non assimilabile a quello dei comuni vicini: chiediamo quindi in cambio una revisione delle tariffe IMU e TASI, dopodiché saremo ben disposti ad approvare l’imposta di soggiorno con voi, ma solo a questa condizione. Bisogna prima dare, e poi chiedere”.

La fattibilità della cosa desta le perplessità del segretario comunale Fiorenza Olio, che precisa: “Questo non è un emendamento, è una richiesta”, tanto che si decide di sospendere la seduta per valutare la fattibilità della cosa.

Alla ripresa della sessione, a prendere la parola è Gianni Bianchi: “Voglio offrire una risposta corale in qualità di consigliere capogruppo, ma anche un dato personale in quanto delegato al bilancio e, come tale, responsabile della quadratura dei conti. Ringraziamo la minoranza che si è posta in modo propositivo, ma dobbiamo affrontare tutta una serie di riflessioni per chiarire che si tratta di contesti differenti. La minoranza sostiene che potremmo abbassare la pressione fiscale in virtù del fatto che i costi di gestione di certe strutture (acquedotto, depurazione) son passati a Ponente Acque, ma è altresì vero che anche l’introito della tassazione andrà a questo ente. Detto questo, voglio sottolineare il grande senso di responsabilità di una categoria del settore produttivo che si è impegnata a trovare nuove risorse da investire nel settore stesso, operando all’interno del proprio mondo. In un paese e in un’epoca in cui si cerca sempre un capro espiatorio e si demandano ad altri le soluzioni, questo è un grande esempio di coraggio, di buona volontà e di impegno, un modello da seguire”.

Conclude invece Daniele Rembado: “Capiamo le perplessità e le paure della minoranza, ma abbiamo svolto un lungo e grande lavoro, tra comuni, con la Regione e con le associazioni di categoria per evitare qualsiasi boomerang negativo. Crediamo fortemente nel turismo, nostro principale motore di reddito e unico futuro possibile per noi: se adesso vedete un margine di rischio, pensate che se l’imposta sarà gestita al meglio si trasformerà da motivo di timore a forte positività. Infine voglio ricordare una cosa: si è scelto tutti coralmente, dal 2018, di partire in modo soft, applicandola non per tutto l’anno ma soltanto da luglio a agosto, mentre per il 2019 sarà da aprile a ottobre. Noi di Pietra Ligure, però, abbiamo scelto di riservarci ancora un margine per valutare se applicarla a ottobre o meno, un mese nel quale altri comuni hanno già deciso di applicarla”.

Alberto Sgarlato

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