Economia - 15 dicembre 2017, 15:16

La Regione vara la legge di stabilità 2018: meno fisco e più attenzione alla famiglia

Tra i punti chiave: "Agevolare le nuove residenzialità sul territorio ligure e dare impulso agli investimenti e ai consumi e allentare la pressione fiscale a favore delle famiglie, sia di quelle numerose che le giovani coppie"

La Regione vara la legge di stabilità 2018: meno fisco e più attenzione alla famiglia

Agevolare le nuove residenzialità sul territorio ligure e dare impulso agli investimenti e ai consumi e allentare la pressione fiscale a favore delle famiglie, sia di quelle numerose che le giovani coppie. Sono questi gli elementi di maggiore novità contenuti nella Legge di Stabilità varata dalla Giunta regionale e all’esame del consiglio per l’approvazione.

La Legge di stabilità, per il 2018, stabilisce le linee di gestione del bilancio e delle maggiori risorse, oltre a individuare gli obiettivi di crescita e gli investimenti in coerenza con quanto previsto dal Growth Act. Oltre alle consuete misure di governo della spesa regionale vengono introdotti nuovi strumenti.

“Nonostante la politica dei tagli nei confronti degli enti territoriali applicata dal Governo soprattutto verso le Regioni e pari a 13 miliardi di euro, al netto dei tagli sul Fondo sanitario  - spiega il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Come Regione abbiamo cercato di salvaguardare gli investimenti e far fronte al taglio di 81 milioni di euro per la Liguria. Il nostro obiettivo, da un lato è quello di salvaguardare i trasferimenti più sensibili per il territorio, quali le politiche sociali, il TPL, l’istruzione e la sanità, dall’altro favorire lo sviluppo della nostra regione secondo determinate linee guida e settori di intervento”.

Patto per la residenzialità: per far fronte al forte calo demografico, Regione Liguria mette in campo misure di carattere fiscale e di supporto sociale per agevolare l’arrivo di nuovi residenti sul territorio ligure  e dare impulso così agli investimenti e ai consumi. In particolare si prevede di esentare coloro che si trasferiranno in Liguria dall’addizionale regionale all’IRPEF.

Per aumentare l’effetto dell’intervento regionale inoltre si prevede di promuovere accordi con i Comuni affinché adottino agevolazioni fiscali (riduzione TARI o tributi locali) per quanto di competenza, a fronte di misure compensative regionali, quali il riconoscimento di priorità nell’attribuzione di contributi o altri vantaggi economici e il riconoscimento di forme di premialità nell’ambito dell’attuazione dei patti di solidarietà regionale.

Family support: Regione intende anche mettere in campo misure per allentare la pressione fiscale per le famiglie, sia quelle con più di 4 figli che le giovani coppie. Per queste si prevede di esentare dalla maggiorazione regionale dell’addizionale IRPEF le famiglie numerose con 4 o più figli a carico e esentare dalla maggiorazione regionale i contribuenti con reddito imponibile fino a 28mila euro con almeno un figlio a carico nato nel 2018.

Incentivi alle nuove imprese: Visto l’esito positivo dell’iniziativa varata nel 2016 della manovra di agevolazione fiscale con circa mille domande, Regione ha deciso di replicare la misura di esenzione IRAP per le nuove imprese che nasceranno nel 2018, con azzeramento dell’imposta per 5 anni. La misura, in particolar, è rivolta al commercio al dettaglio, all’artigianato di qualità del marchio “Artigiani in Liguria” e ai bar. Gli obiettivi sono il contrasto della desertificazione del commercio e il supporto del settore artigiano, anche di nicchia, che rappresenta i più significativi e antichi mestieri del territorio.

Sarà attivato uno strumento finanziario a sostegno della creazione di impresa, con una dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro, gestito da Ligurcapital, per la creazione di Pmi in fase di start up.

Fondo Strategico regionale: continua la politica degli investimenti a favore delle imprese con uno stanziamento iniziale, per il 2018, di 14 mln di euro. Nel 2017 sempre attraverso il Fondo Strategico regionale alle imprese sono andati 30 milioni di euro circa e 10,2 milioni per le Infrastrutture pubbliche.   

Aree di sviluppo strategico con commissari straordinari: Regione Liguria individua sette ambiti territoriali rilevanti (Waterfront di levante di Genova, ambito urbano del Porto antico di Genova costituito da Ponte Parodi, calata Santa Limbania con l’edificio Hennebique e le aree e gli edifici retrostanti, Polo Industriale di Sestri Ponente con il Parco Scientifico e Tecnologico degli Erzelli e il Polo siderurgico di Cornigliano, l’Isola Palmaria, l’Waterfront della Spezia, l’ex Parco Ferroviario del Roja a Ventimiglia e il Parco costiero del Ponente costituito dall’ex tracciato ferroviario) per promuovere accordi con i Comuni interessati, le Autorità Portuali e con la Soprintendenza in grado di agevolare la realizzazione di interventi grazie anche alla programmazione delle risorse economiche e intyerventi di semplificazione delle procedure. 

Pacchetto giovani e reinserimenti lavorativi: Previsti 28 milioni di euro derivanti dai Fondi comunitari FSE (Fondo Sociale Europeo), FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) e PSR (Piano di Sviluppo Rurale) per intervenire contro la disoccupazione giovanile e favorire il reinserimento dei fuoriusciti dal mercato del lavoro.

In particolare sono previste risorse per un totale di 20 milioni di euro per intervenire sui giovani dai 18 ai 29 anni con l’utilizzo congiunto di due fondi strutturali europei ( Fse eFesr) e di un programma europeo ( Psr).  Gli interventi saranno rivolti ai giovani in possesso di un diploma di scuola superiore o di una laurea (specialistica o magistrale). Saranno previste misure coordinate e interconnesse quali percorsi di formazione di qualità, tirocini, bonus assunzionali privilegiando i settori più radicati il Liguria (crocieristico, logistica, high tech, cantieristica, nautica da diporto e risorse rinnovabili). L’obiettivo è quello di avviare i giovani a un percorso di inserimento lavorativo sia dipendente che autonomo: grazie all’azione combinata dei fondi, all’attività di formazione e politiche del lavoro (di competenza del Fse) saranno abbinati gli incentivi  all’autoimprenditorialità (previsti dal Fesr, sempre privilegiando i settori più radicati) e  allo sviluppo delle aziende agricole (Previsti dal Psr).

Ulteriori risorse sono previste anche per il reinserimento dei lavoratori non più giovani fuoriusciti dal mercato. Anche in questo caso è previsto l’utilizzo congiunto dei fondi con misure di formazione continua, politiche del lavoro e incentivo alla creazione di impresa.  

Si tratta di due differenti misure da un lato per elevare le competenze dei giovani attraverso interventi di formazione professionale mirata e dall’altro per reinserire nel mondo del lavoro i fuoriusciti in un patto generazionale che li vede entrambi coinvolti.

Casa dei Cantautori: Regione Liguria ha deciso di accelerare l’avvio della realizzazione, finanziando con 120.000 euro la sua progettazione all’interno dell’Abbazia di S. Giuliano. Questo sforzo consentirà di anticipare la progettazione dell’intervento nel 2018, in attesa dei finanziamenti di 1,5 milioni di euro (comprensivi della progettazione) già approvati dal Ministero dei Beni Culturali nel piano di interventi del 2019.

Ferrobonus: Deciso lo stanziamento di 200mila euro all’anno, per tre anni, per incentivare lo spostamento delle merci su treno dai Porti liguri che si andranno a sommare ad analoghe misure previste dal Piemonte e dalla Lombardia. Si tratta del riconoscimento di un contributo alle imprese di trasporto merci che decidano di affidarsi al trasporto su treno, ambientalmente più sostenibile.

Piano di salvataggio delle Province: Previsto 1 milione di euro per dare un contributo alle Province liguri per la chiusura dei bilanci 2015 e 2016 e per la gestione di quelle funzioni che non erano state disciplinate dalla Legge Delrio (diritto allo studio, pubblico spettacolo, controlli su attività edilizie, autorizzazioni sismiche, tutela del paesaggio e aree protette).

Contenimento della spesa: Anche per il 2018 vengono adottate misure di contenimento della spesa di funzionamento propria e degli enti del sistema Regione, effettuate in modo autonomo senza l’imposizione statale, sia per le consulenze che per le autovetture e per le trasferte del personale, spingendo molto sull’utilizzo dei sistema di videoconferenza.

Non applicazione della clausola di salvaguardia: grazie alle misure di contenimento della spesa si è potuto non applicare tale clausola, preservando i cittadini da aumenti fiscali. Si tratta di una misura prevista dallo Stato che obbliga le regioni, in caso di mancato avanzo di bilancio, ad un incremento fiscale.

c.s.

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