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Attualità | 02 gennaio 2018, 16:00

Piaggio Aerospace, incontro a Milano al Mise: "Chiediamo trasparenza e razionalità, non condividiamo il piano aziendale"

Il prossimo confronto si svolgerà a Roma il 9 gennaio

Piaggio Aerospace, incontro a Milano al Mise: "Chiediamo trasparenza e razionalità, non condividiamo il piano aziendale"

L’incontro che hanno ottenuto i lavoratori Piaggio, prima di quello con la presenza dell’azienda, il nove gennaio a Roma, era propedeutico a portare il punto di vista degli stessi, quest'oggi a Milano, dopo il rinvio del 28 dicembre, si è svolto l'il vertice tra i rappresentanti sindacali dell'azienda di Villanova d'Albenga Piaggio Aerospace, le Rsu e il Ministero dello sviluppo economico per discutere del piano industriale su cui i lavoratori non sono d'accordo. 

"Il trasferimento a Villanova era stato generato da investimenti di sviluppo industriale e tecnologico che paiono essersi smarriti nelle linee guida del piano aziendale. Aver evitato un nuovo fallimento è stato un passaggio fondamentale però ora serve maggiore trasparenza e razionalità nella condivisione del futuro di questa azienda" spiega la rsu sindacale.

"Il dottor Castano ha condiviso la stessa necessità di far luce ed ordine nelle informazioni sulle prospettive di Piaggio, il nove gennaio lui e il vice Ministro Teresa Bellanova hanno invitato a Roma anche il Ministro Pinotti ed una rappresentanza dellla Presidenza del Consiglio. Sarà l’inizio vero della discussione di un Piano aziendale non ancora condiviso con i lavoratori". 

“Abbiamo ribadito che quello che vuole fare l'azienda con un eventuale scorporo sembra un' operazione finanziaria e non a fini industriale - proseguono - sembrerebbe che sulla parte motori ci siano molte chiacchiere ma nulla di definito per una eventuale cessione”. 

Durante l'incontro inoltre sono stati affrontati tutti gli argomenti caldi a cominciare dai motori, dal Drone, il P180 civile e i lavoratori in cassa integrazione: “Anche sul p180 non c’è niente di definito, bisogna ancora entrare nel merito si parla di circa 240 milioni da una possibile vendita” concludono dai sindacati.

Redazione

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