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| 01 febbraio 2018, 12:00

Via del Soccorso a Pietra Ligure: la quiete dopo la tempesta (FOTOgallery)

Dibattito acceso, ma alla fine la giunta Valeriani trova "la quadratura del cerchio"

Via del Soccorso a Pietra Ligure: la quiete dopo la tempesta (FOTOgallery)

È stato sicuramente un consiglio incandescente, quello di ieri pomeriggio a Pietra Ligure: da tempo non si vedeva così tanto pubblico in sala consiliare e un paio di volte gli agenti di polizia locale sono dovuti intervenire per ricordare ai presenti che un consiglio comunale è diverso da un dibattito cittadino e che la platea non può intervenire. I numerosi presenti erano, ovviamente, i residenti del quartiere del Soccorso, ed il tema “caldo” era la viabilità di quella zona. Ma dopo qualche tono acceso durante le battute iniziali, la maggioranza guidata dal primo cittadino Dario Valeriani sembra aver trovato la “quadratura del cerchio”.

Noi stessi di Savonanews, al termine del dibattito, abbiamo fermato alcuni residenti e commercianti mentre uscivano dalla sala consiliare e tutti si son detti soddisfatti dall’esito della votazione conclusiva.

Il punto all’ordine del giorno dedicato a via Soccorso e via Ghirardi avrebbe dovuto essere l’ultimo, ma maggioranza e minoranza hanno approvato unanimemente di spostarlo fra i primi al fine di non far crescere l’attesa in modo eccessivo tra il folto pubblico presente.

A scatenare il dibattito, una mozione di Mario Carrara (Lista Civica dei Pietresi), il quale in consiglio afferma: “Il 29 novembre 2017 il sindaco si impegnava, con l’unanimità del consiglio, a ripristinare la circolazione veicolare nella piazza del Soccorso entro il 15 dicembre. La data slittava e l’amministrazione dava la colpa alle circostanze meteorologiche, in particolar modo al cosiddetto gelicidio. Entro la fine dell’anno questa piazza è stata inaugurata in fretta e furia, senza panchine, senza cestini e senza segnaletica verticale. Perché tanta urgenza? I lavori di via Maglio, retrostante la piazza, richiederanno tempo, quel passaggio è ora scomodo e angusto, quindi ci ritroviamo ad avere una viabilità monca, con un passaggio a senso unico alternato che scontenta tutti e che causa rischi per chi esce dalla chiesa del Soccorso. Oggi qui sono presenti alcuni rappresentanti del quartiere, che si sono adoperati in una petizione che ha raccolto 780 firmatari pronti a chiedere la riapertura al traffico veicolare così com’era prima dei lavori”.

Replica il sindaco, Dario Valeriani: “Davvero i cittadini della zona vogliono tutti la riapertura della piazza? A parte il fatto che ho qui una massa di lettere, che potrei mostrare pubblicamente, di gente che mi chiede l’esatto contrario, non sono certo qui per far polemica: è logico che qualsiasi modifica viaria crei sempre opposti schieramenti, tra chi è pro e chi è contro. Quello che mi amareggia è vedere che un’opera pubblica bella e importante è stata strumentalizzata per fomentare un clima di tensione, di malumore e tutto a fini elettorali. Pensate davvero che io, che vivo da 50 anni proprio in quel quartiere, anche se qualcuno gode ancora a definirmi ‘foresto’, avrei fatto qualcosa che non punti al bene di tutti i cittadini?”

Prosegue Valeriani: “La viabilità non è improvvisazione, è scienza. E come ogni percorso scientifico richiede verifiche: adesso abbiamo attivato soltanto un programma di 10 giorni di sperimentazione, e su quello è stato costruito un castello di polemiche sul nulla. Mi sembra logico che qualsiasi programma importante richieda verifiche e aggiustamenti. La viabilità è ancora in via di definizione e sarà risolta definitivamente con l’allargamento di via Maglio. Noi abbiamo dato ai cittadini un progetto non soltanto bello, ma che porta a termine qualcosa che era già previsto dal SUA (Strumento Urbanistico Attuativo) del 1995. Tutti sapevano che lì sarebbe sorta una piazza e in questi vent’anni e oltre varie amministrazioni, di diversi schieramenti e colori politici, hanno portato avanti questo progetto”.

Il capogruppo Franco Bianchi scende in difesa del sindaco: “Lo state mettendo sotto pressione, ma è logico che ci siano due tendenze. Da una parte ringraziamo la popolazione che con questa raccolta di firme ci ha mostrato un chiaro indirizzo, d’altro canto è giusto che ci sia un punto di aggregazione davanti a uno storico luogo di culto. In ogni caso penso che sarà giusto organizzare un confronto puntuale con la popolazione per spiegare come si evolverà la viabilità della zona”.

A questo commento replica Annalisa Di Luca (Movimento 5 Stelle): “Il mio schieramento si basa proprio sul dibattito e il pubblico confronto. A tal proposito ci tengo a sottolineare che andava fatto prima, non dopo. Meglio affrontare eventuali problemi futuri, piuttosto che rincorrerli quando ormai si sono manifestati”.

Aggiunge ancora il sindaco: “Riapriremo via Ghirardi nel senso di marcia da mare a monte, mentre via Suor Bruna consentirà di alleggerire il traffico da monte a mare. Nessuna imposizione, sono qui al servizio della popolazione e i numeri del suffragio mi hanno premiato. Certi attacchi costruiti sul nulla che ho dovuto subire mi sono inspiegabili, in quanto del tutto estranei al mio modo di agire e di pensare”.

E l’assessore ai lavori pubblici Francesco Amandola non risparmia una frecciata a una piccola parte della minoranza: “Il consigliere Nicola Seppone, che ha abbandonato la Lista Civica dei Pietresi per tornare nei ranghi di 100% Pietra, ha osato dire che lui proprio in quella zona una piazza non la vede. Lo vada a spiegare alla sua collega Carla Mattea, che lo ha preceduto nei banchi della minoranza e che nel 2014 ci aveva sollecitato all’immediata attuazione del progetto. Anche perché si tratta di opere a scomputo finanziate da privati come previsto dal SUA. Non solo noi non potevamo cambiare uno strumento urbanistico già approvato da chi aveva governato prima di noi, ma rinunciando a un progetto così avremmo anche perso dei soldi”.

Alberto Sgarlato

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