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Politica | 14 febbraio 2018, 17:48

Transenne in piazza della Vittoria a Pietra Ligure. Carrara: "No a una città-pollaio"

La Lista Civica dei Pietresi invita il Comune a prendere provvedimenti intervenendo con un piano di esproprio adeguato

Transenne in piazza della Vittoria a Pietra Ligure. Carrara: "No a una città-pollaio"

Non è la prima volta che a Pietra Ligure Mario Carrara (capogruppo della Lista Civica dei Pietresi) segnala il problema dei cosiddetti “quartieri pollaio” (leggi QUI).

Ma l’episodio si sta riproponendo e per questo motivo Carrara ha già annunciato una nuova mozione, legata alla zona di piazza della Vittoria.

Scrive il capogruppo: “Provoca sconcerto constatare che, mentre l'Amministrazione Comunale non risulta che abbia fatto ancora nulla di concreto per eliminare gli "abusi" relativi alle continue recinzioni di pezzi di vie e piazze di Pietra Ligure, vengano segnalati nuovi, continui "casi" di tal genere. Clamorosi per la "sfacciataggine" dell'evidenza. L'ultimo, ancora in piazza della Vittoria, nel sedime di piazza che circonda il palazzo prospiciente sulla stessa, lato Borgio Verezzi, già oggetto di una nostra mozione per la recinzione avvenuta della parte prospiciente via Cesare Battisti.

Sembra che, nell'incuria generale dimostrata dall'Amministrazione Comunale che non interviene, si stia procedendo alla "lottizzazione" ed alla "appropriazione" progressiva, con relativa recinzione o "delimitazione" di tutta l'area. Avevamo pronosticato in ben due Consigli Comunali che, se il Comune non fosse intervenuto con la dovuta energia, ciò sarebbe accaduto. E infatti adesso sta avvenendo.

Il Comune assiste alla progressiva, continua sottrazione di spazi per decenni, di fatto, in uso pubblico (quindi, acquisiti alla pubblica disponibilità e godimento), senza dar segni di voler difendere l'interesse generale dei cittadini.

Nel caso in questione, lo spazio summenzionato è stato "recintato" con "tralicci" e catene.

Ma, a prescindere dal discorso principale, che riguarda la "proprietà", come è possibile consentire, anche sotto il profilo estetico, del pubblico decoro, un "obbrobrio" del genere? Più consono a zone di frontiera di Stato o di guerra che ad una piazza pubblica di un paese turistico?

Alleghiamo una planimetria della piazza per far capire, una volta di più, l'indispensabile necessità di un intervento urgente ed energico, del Comune, atto ad impedire che per un "pasticcio" catastale di vecchi reliquati di terreno, residuati a costruzioni erette negli anni '60, ci sia chi non esita a farne "mercimonio", producendo un risultato finale fatto di una serie di recinzioni di paletti, piloni, aste, tralicci, catene, inaccettabili ed incompatibili, proprio in una piazza pubblica della città. Per di più, sottraendo gli spazi recintati o delimitati alla pubblica usufruibilità, come per decenni, invece, è stato”.

Così si conclude la mozione: “Chiediamo che il Sindaco e la Giunta intervengano immediatamente con ogni azione affinché vengano eliminate le recinzioni o delimitazioni erette su aree ancora catastalmente private, ma di fatto "di pubblico dominio", per l'uso ultraventennale usufruito dalla comunità tutta.

Inoltre, considerata la particolarità del caso e la necessità di tutelare l'interesse pubblico, auspichiamo che avvenga immediatamente un "piano d'esproprio " di tutte le "aree reliquate" in argomento, così come sono state meglio individuate nella planimetria allegata, affinché tale situazione, che interessa piazza della Vittoria e pure la parte antistante via Ghirardi, venga a cessare e non possa più riproporsi in altre forme in futuro”.

A. Sg.

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