Danilo Bruno dei Verdi savonesi e il monumento di piazza Martiri della Libertà scrivono al sindaco di Savona Ilaria Caprioglio. Questo il testo della lettera:
Buongiorno Sig.ra Sindaca,
sono il monumento di piazza Martiri della Libertà e le scrivo in merito ad alcune cose anche se oggi capisco che Ella e l’assessora alla cultura sarete sicuramente molto impegnate a capire come spiegare il caos della cappella della Crocetta ,di cui si parla sui giornali proprio in questi giorni e soprattutto a cercare responsabilità quando forse il problema risiede innanzitutto nello stato di abbandono progressivo del patrimonio culturale cittadino.
Vorrei rivolgerLe però alcune domande se ha tempo di fermarsi in piazza e soprattutto con tutte le persone, che La seguono acclamanti e non Le lasciano respiro:
a) Perchè bisogna parlare di Savona come città dei Papi o solo come città dei Papi quando la città è medaglia d’oro della Lotta di liberazione e qui fu ideata la Giovine Italia? L’assessora alla cultura conosce queste notizie?;
b) Perchè la cella di Mazzini non viene considerata eppure Le ha già scritto numerose volte per contestare il sistema complesso di apertura quando qui nacque il primo partito politico italiano e soprattutto fu ideata l’ipotesi della Liberazione di Italia come rivoluzione popolare ed etica? Magari l’assessora alla cultura non conosce a fondo queste cose?;
c) Perchè non si progetta un percorso sui luoghi della Resistenza ove i partigiani furono fucilati (Priamar, Valloria, Madonna degli Angeli,…) o dove furono deportati i lavoratori dell’ILVA (rammento la lapide alla base del Priamar)? Forse nella Sua maggioranza parlare di Resistenza e di Unità Europea fa venire reazioni allergiche a qualcuna o qualcuno? Forse l’assessora alla cultura non conosce questi aspetti della storia di Savona? Venga pure all’Istituto Storico della Resistenza le potremmo spiegare cosa si intende;
d) Perchè non si parla piu’ del museo dedicato alla Resistenza a cui tanto aveva lavorato Umberto Scardaoni ,che contava di inaugurarlo entro il 25 aprile dello scorso anno? Che fine ha fatto? Dove è finito il progetto ed il materiale da esporre?
Sig.ra Sindaca, sono alcune domande a cui Ella e la Assessora alla Cultura dovreste rispondere oppure faccia una cosa: se ne vada e lasci la libertà a Savona di tornare al voto senza rischiare di far precipitare la città nel bitume, nel carbone e nella spazzatura.