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Politica | 20 febbraio 2018, 06:42

Elezioni Ceriale, Quilici: "Scendo in campo per unire, non per dividere"

"Creare fratture all’interno di una coalizione può solo avvantaggiare le parti politicamente contrapposte"afferma Quilici, ma allora la candidatura di D'Acunto?

Elezioni Ceriale, Quilici: "Scendo in campo per unire, non per dividere"

Elezioni comunali a Ceriale: scende ufficialmente in campo per il centrodestra Rodolfo Quilici, che ci tiene a precisare: "Non per dividere ma per unire".

Se la candidatura di Nicolangelo D'Acunto sembrava certa fino a ieri, insieme a quella di Luigi Romano, oggi si riapre un punto interrogativo per il centrodestra che, forse, potrebbe non aver ancora scelto il vero protagonista della corsa verso la poltrona di sindaco.

Lo scontro tra Enzo Canepa e Marco Melgrati ad Alassio minaccia di dividere il centrodestra e con esso il suo elettorato, dando la possibilità agli avversari di pensare di poter avere quantomeno una opportunità di vittoria in più.

La stessa cosa potrebbe accadere a Ceriale? D'Acunto e Quilici potrebbero decidere di correre entrambi e in contrapposizione l'uno all'altro nelle prossime elezioni o si può ipotizzare un accordo tra i due?

Non ha dubbi ne' esitazioni nel rispondere Quilici che afferma "In questo importante appuntamento tutte le forze elettorali che guardano al benessere del paese dovrebbero riunirsi in coalizioni solide e programmatiche. Nel nostro comune il centro destra deve rimanere unito ed avere un’unità di intenti al fine di ottenere un buon esito elettorale. Creare fratture all’interno di una coalizione può solo avvantaggiare le parti politicamente contrapposte, che hanno programmi centrati su temi pregevoli, ma non risolutivi."

Spiega Quilici: "Come ho detto non vogliamo dividere il centrodestra, io ho raccolto l’invito rivoltomi da una forte e qualificata base elettorale ed ho deciso di scendere in campo e di mettermi al servizio del paese, con tutta l’ energia disponibile, per rilanciare Ceriale e cercare di risolvere le molteplici problematiche esistenti, che ormai da troppo tempo non vengono affrontate o che non sono state considerate prioritarie dalla vecchia amministrazione". 

Per quel che concerne la squadra afferma Quilici: "Nei giorni scorsi ho avuto contatti con professionisti e commercianti locali che si sono dichiarati disponibili a collaborare fattivamente ed a fare la loro parte assumendo ruoli nell’amministrazione comunale per cercare di affrontare le problematiche più sentite. Il desiderio mio e di quanti mi affiancano è di non lasciare il paese allo sbando, senza una direttiva politica concreta, propositiva e chiaramente rivolta alla risoluzione dei problemi esistenti. Il nostro gruppo è composto per la maggior parte da persone nuove". 

Conclude Quilici: "Elemento essenziale della mia decisione di scendere in campo è stato anche l’incontro avuto recentemente con una nutrita rappresentanza di cittadini titolari di attività commerciali e turistiche, che ringrazio per la loro fattiva partecipazione, i quali chiedono un radicale cambiamento dello status quo ed un rinnovo finalizzato allo sviluppo del nostro magnifico territorio e ad un miglioramento del livello turistico e commerciale del paese. Ringrazio infine tutti coloro che mi hanno chiesto di scendere in campo manifestandomi il loro consenso, la loro stima e la loro solidarietà". 

D'Acunto e Quilici potrebbero quindi unirsi e scendere in campo coesi? Uno dei due potrebbe decidere di fare un passo indietro in nome della coesione? I giochi pare proprio debbano ancora farsi, magari dopo il 4 marzo? 

Mara Cacace

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