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Attualità | 06 marzo 2018, 16:58

Asset Altare i lavoratori in corteo contro la delocalizzazione. Mandraccia, Cgil: “Ci opponiamo con forza a questa decisione”

Intanto spunta un imprenditore locale che ha proposto all’azienda un capannone: “L’affitto per un anno sarebbe gratuito”

Asset Altare i lavoratori in corteo contro la delocalizzazione. Mandraccia, Cgil: “Ci opponiamo con forza a questa decisione”

Una sciopero con partecipazione massiccia quello che da questa mattina sta coinvolgendo i lavoratori dell’azienda Asset di Altare che, come preannunciato ieri e vociferato nei mesi scorsi, hanno ricevuto la notizia che l’azienda, la tedesca Brita, ha inviato la comunicazione formale di trasferimento collettivo in uno stabilimento che verrà costruito in provincia di Varese, ad Assago Seprio.

“Domani faremo un esame congiunto  - spiega Andrea Mandraccia, segretario provinciale Fiom Cgil -  una procedura che prevede che le organizzazioni sindacali siano contattate per una richiesta d‘esame dove chiederemo le motivazioni aziendali per questa scelta, a noi sembra una scelta prettamente politica, secondo loro il motivo del trasferimento è che non ci sarebbe in provincia uno stabilimento adatto per le esigenze aziendali”.

Ieri si è verificato anche un incontro con il sindaco Roberto Briano e sono state interpellate diverse istituzioni: “L’amministrazione comunale si è detto sconcertata da questa decisione dell’Asset, il sindaco è stato molto duro nei confronti dell’amministratore perchè sembra che questa sia una decisione presa da tempo. La presidente della Provincia Monica Giuliano ha aggiornato il documento sulle realtà in crisi nel savonese facendo particolare attenzione ad Altare, abbiamo sollecitato Regione Liguria per avere un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico per una forzatura per farli ritornare sui loro passi, comunque fino alla fine di dicembre si andrà avanti”.

Anche se, come sembra, Fabio Rapetti, proprietario di un’azienda di Dego ha palesato l’intenzione di affittare un capannone: “L’area è di nuova realizzazione e totalmente confacente alle loro richieste, tanto è vero che eravamo disposti a modifiche come realizzazione di sala mensa e accettando senza discutere tutte le modifiche onerose richieste . Pertanto non è vero che in Val Bormida non esiste un’area adeguata. Mi spiace molto per i lavoratori e per non essere intervenuto prima. Da parte mia sono disponibile a concedere l’area di mia competenza a titolo gratuito  per il primo anno di affitto per cercare di recuperare la situazione . Un abbraccio a tutte le famiglie di lavoratori toccati da questa vicenda” dice Rapetti in un post su Facebook.

“Ci opponiamo a questa incredibile decisione - continua Mandraccia - non solo perché l’azienda garantisca la continuità per i lavoratori ma anche perché è impensabile che si trasferiscano a Varese. Si tratta di un’azienda che sta più che bene visto il record di produzione dello scorso mese”.

Si è verificato un episodio spiacevole durante il corteo alla quale ha partecipato una delegazione di lavoratori Piaggio Aerospace: “Abbiamo incrociato l’auto dell’amministratore delegato che si è fermato e ha guardato i lavoratori ridendo e fotografando, domani faremo presente anche queste cose - conclude il segretario Cgil - La mancanza di buona fede è dovuta al fatto che la scorsa settimana c’era stato un incontro in Regione ma la decisione era stata già presa”.

Luciano Parodi

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