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Attualità | 10 marzo 2018, 07:45

Emergenza posti al cimitero di Leca d’Albenga, Stalla: "La soluzione eliminare le concessioni perpetue"

Secondo Stalla la soluzione potrebbe essere quella di “attingere" a quei loculi già assegnati in base a concessioni perpetue o 99ennali.

Emergenza posti al cimitero di Leca d’Albenga, Stalla: "La soluzione eliminare le concessioni perpetue"

Emergenza posti al cimitero di Leca d’Albenga. Il problema - in stand by già da tempo - pare propio che oggi non possa più essere ignorato.

Secondo i dati, infatti, sarebbero rimasti meno di 100 loculi liberi e, dato anche il fatto inconfutabile che ad Albenga i decessi superano le nascite (la popolazione è sempre più anziana e quindi, inevitavilmente, molte sono le morti ogni anno), il rischio sarebbe che nel giro di pochi mesi non vi saranno più loculi disponibili.

L’amministrazione comunale aveva fatto sapere che, sebbene il poblema fosse conceto, in realtà non sarebbe così imminente e che, in ogni caso, gli uffici stavano già valutando una soluzione che verosimilmente sarebbe stata la realizzazione di un altro cimitero, magari a Campochiesa o nei pressi dell’autostrada.

Franco Stalla presidente del “Comitato per la salvaguardia del territorio e la tutela della popolazione e delle attività pobuttive” tuttavia ileva che la soluzione potrebbe essere cercata altrove.

Non condividiamo le dichiarazione fatte al riguardo. Un'analisi prettamente numerica darebbe ragione a chi sostiene che siamo prossimi ad una vera e propria crisi della tumulazione, i 70/80 posti nei cimiteri non sono sufficienti ad arrivare all'estate.” Afferma Stalla.

I tempi, dunque, potrebbero essere stretti, come ovviare all’emergenza guadagnando tempo per studiare altre soluzioni?

Secondo Stalla la soluzione potrebbe essere quella di “attigere" a quei loculi già assegnati in base a concessioni perpetue o 99ennali.

Le soluzioni prospettate dal mondo politico sono attualmente un nuovo cimitero o un forno crematorio, ma non colgono la fonte del problema. I nostri cimiteri costruiti fino agli anni ottanta prevedono la concessione perpetua dove, a fronte di un unico pagamento, il concessionario si garantiva la tumulazione senza limiti temporali. Queste di fatto annullano porzioni importanti dei nostri cimiteri, ma ancor più grave, caricano il costo delle manutenzioni sulla collettività. Ad oggi le concessioni perpetue o di novantanove anni superano abbondantemente la quota di un terzo sul totale.”spiega Stalla.

Continua il Presidente del Comitato: “E' innegabile che, anche in Liguria, alcune amministrazioni " virtuose" modificando i regolamenti di polizia mortuaria, hanno evitato di ampliare a dismisura le aree cimiteriali e soprattutto con nuove risorse sono riuscite a fermare il degrado, mantenendo decorosi e sicuri, i propri cimiteri. L'amministrazione di Albenga si trova oggi ad un bivio: applicare, ad esempio, l'articolo 63 della  DELIBERAZIONE del CONSIGLIO COMUNALE  n. 41 del 15.05.2006 che fa riferimento all'art. 92, comma 2, del D.P.R. 10.09.1990 n. 285 il quale recita "Le concessioni a tempo determinato di durata eventualmente eccedente i 99 anni, rilasciate anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica 21 ottobre 1975, n. 803, possono essere revocate, quando siano trascorsi 50 anni dalla tumulazione dell'ultima salma, ove si verifichi una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno del comune e non sia possibile provvedere tempestivamente all'ampliamento o alla costruzione di nuovo cimitero" o costruire un nuovo cimitero, ma ci chiediamo con quali risorse economiche???”

L’appello del Comitato è, dunque: “Chiediamo ai nostri amministratori di "prendere coraggio" e con buonsenso applicare gli attuali regolamenti, così da permettere una regolare turnazione e una necessaria manutenzione delle aree cimiteriali esistenti senza l'esborso di ulteriori risorse a carico dei cittadini. Fatto questo e come già successo in altre realtà, non avremo più bisogno di nuovi cimiteri e forni crematori.”

Mara Cacace

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