Economia - 14 marzo 2018, 04:00

Pool Trust: un nuovo trust “Dopo di Noi” ideato da Marco Zoppi

In questo caso, parliamo di disabili e delle loro famiglie, perché è a loro che è destinato il progetto Pool Trust, basato su un programma mutualistico realizzato attraverso la condivisione di reali risorse e soluzioni concrete.

Pool Trust: un nuovo trust “Dopo di Noi” ideato da Marco Zoppi

È un piacere trovarci oggi in presenza di Marco Zoppi, fondatore e CEO di Global Capital Trust, esperto di trust dopo di noi e fiscalità internazionale che, da tempo, ha riservato una grande attenzione alla progettazione di sistemi e di strutture che possano, nel sociale, dare risposta anche alle situazioni di malessere e disagio più profondo.

In questo caso, parliamo di disabili e delle loro famiglie, perché è a loro che è destinato il progetto Pool Trust, basato su un programma mutualistico realizzato attraverso la condivisione di reali risorse e soluzioni concrete.

Vista la risonanza che il progetto in questione sta avendo, Marco Zoppi, lei che è fautore dello stesso, vorremmo porle, se possibile, qualche domanda allo scopo di permettere a tutti di capirne di più, ringraziandola in anticipo per la sua disponibilità.

  

Cosa ha ispirato l’ideazione del Pool Trust?

“Avevamo già da tempo in mente di progettare qualcosa che potesse venire incontro alle famiglie con soggetti affetti da gravi disabilità nell’opportunità di tutelare il proprio caro nel futuro.

Ebbene, a concorrere in maniera più fattiva alla definizione del progetto è stata l’entrata in vigore, nel giugno del 2016, della legge “Dopo di Noi” che, per la prima volta, ha introdotto una serie di misure concrete e finanziamenti un tempo impensabili, destinati all’assistenza, alle cure e alla protezione delle persone affette da disabilità grave”.

 

Come funziona esattamente a livello tecnico?

“Presentato in occasione dell’incontro organizzato in collaborazione con la Fondazione Santa Caterina di Imola, il Pool Trust, che porta la firma di Global Capital Trust, è un trust multidisponente e multibeneficiario, ma con una compartimentazione ben precisa.

Ogni disponente che conferisce nel trust un determinato asset a favore del suo beneficiario, mantiene la sua individualità. Di contro, a livello trasversale, accade qualcosa di straordinario.

All’interno del Pool Trust, oltre a beneficiari con famiglie più benestanti, ci potranno essere beneficiari con famiglie disagiate o addirittura senza famiglia: in questo caso nessuno perderà nulla e ciascuna posizione rimarrà perfettamente autonoma, perché dei beni conferiti nel trust godranno esclusivamente i relativi beneficiari.

Una famiglia debole all’interno del Pool Trust non creerà nessun problema: pur non conferendo niente, avrà diritto però ai finanziamenti, sia diretti, sia quelli previsti dalla legge Dopo di Noi su determinati progetti.

Le istituzioni, dal canto loro, o ad esempio una fondazione, apporteranno nel trust, quindi conferiranno al progetto, quel che serve per rientrare nei termini previsti dalla legge Dopo di Noi per ottenere il finanziamento utile ad aiutare tutti i membri, quindi, anche le famiglie meno fortunate”.

 

Perché il Pool Trust si presta meglio degli altri tipi di trust per il “dopo di noi”?

“Sarebbe retorico soffermarsi sul dolore di tutte quelle famiglie che lottano nel presente gravate da una sofferenza più grande: quella di non sapere in quali condizioni verserà in proprio familiare disabile dopo la loro morte. Godrà di assistenza adeguata? Sarà sostenuto nella gravosa necessità di sostenere cure di ogni genere? Ecco, è dalla necessità di dare risposte a questi interrogativi che io per primo, Marco Zoppi, ho inteso dar vita al Pool Trust.

Non una realtà basata sul trust in senso stretto, ma molto di più, come si vede”.

 

Perché mai una famiglia dovrebbe scegliere il Pool Trust per il “Dopo di Noi”?

“Il principio che ispira il Pool Trust è: l’unione fa la forza.

Si tratta dell’unione di persone con problemi comuni, legati dalla familiarità con il problema della disabilità, ma questo solo a livello emotivo e sociale.

C’è dell’altro. In questa grande famiglia che si viene a creare ciascun partecipante mantiene la propria patrimonialità ma, nell’unirsi, questa realtà così composta riesce ad acquisire tale portata e tale forza da garantire a tutti sostenibilità e dignità nel tempo anche ai soggetti più deboli a livello patrimoniale.

Lo scopo principale di questa struttura risiede nel poter offrire maggiore capacità di reperimento delle risorse, rispetto alle soluzioni tradizionali, con l’obbiettivo di aumentare il grado di sostenibilità del progetto nel tempo.

Il Pool Trust è stato concepito in maniera tale da riuscire ad intercettare il maggior numero di finanziamenti possibili, in particolare quelli previsti dalla legge “Dopo di noi” che ha ispirato questo nostro grande progetto.

Ecco perché una famiglia dovrebbe farvi parte.

A tutto ciò si aggiunge il coinvolgimento delle istituzioni che potranno partecipare con il ruolo di terzo apportatore, ruolo questo assolutamente strategico per garantire solidità a questa realtà.

Non siamo soli, non siete soli”.

 

Il mantenimento della più alta qualità della vita possibile dei disabili è oggi una realtà.

Coloro che si sono occupati di soggetti disabili durante tutta la vita potranno oggi vivere il pensiero del “dopo di noi” con maggiore tranquillità.

 

 

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