Attualità - 24 marzo 2018, 12:00

Ata, l'appello della Cisl: "Ci vuole un'organizzazione dei lavoratori e aziendale"

Ieri si è svolto l'incontro tra le organizzazioni sindacali, il sindaco Caprioglio, l'assessore Montaldo e l'ad di Ata Debenedetti

Ata, l'appello della Cisl: "Ci vuole un'organizzazione dei lavoratori e aziendale"

Ieri le organizzazioni sindacali hanno avuto un incontro con il Sindaco Caprioglio l’assessore Montaldo e l'amministratore delegato Debenedetti per quanto riguarda le problematiche Ata, un colloquio positivo dove l’amministrazione comunale ha confermato l’appoggio all’azienda per cercare di mantenerla pubblica facendo magari ancora qualche sacrificio ma tutto monitorato attentamente legato all’attività svolta da Ata naturalmente capendo le problematiche presenti visto l’apertura del concordato preventivo in bianco.

In questo periodo di concordato gestito da un commissario indicato dal tribunale si avrà la garanzia del pagamento degli stipendi per tutti i lavoratori e per tutti i creditori almeno il pagamento delle spese correnti.

"L’amministrazione ci ha informato comunque che continua da parte di molti cittadini savonesi il mancato pagamento della Tari, che sono presenti 18 comuni i quali hanno degli appalti in perdita già dai tempi della gestione precedente, dove si sono evidenziate scelte forse troppo azzardate" spiega Danilo Causa, FIT Cisl.

"Noi crediamo che in questi 120 giorni ed eventualmente altri 60 di proroga, tempo che ti da il concordato per mettere a posto l’azienda, si organizzi il lavoro all’interno per mettere in condizione i lavoratori di poter operare per il meglio ed intervenire immediatamente con un piano finanziario di rientro ricontrattando gli accordi con i Comuni in perdita ed eventualmente valutare l'abbandono - continua - Naturalmente bisogna velocizzare con soluzioni rapide la vendita dei posteggi e parte della sede Ata cercando altre tipo di attività redditizie come la raccolta dell'amianto, la derattizzazione, la raccolta ingombranti a domicilio".

"Non è irreale ed inutile presentare un piano industriale per i prossimi 6 mesi da parte di Ata anzi come abbiamo già detto è impossibile in questo momento e soprattutto in questo tipo di aziende non produttive che il 90% della sua attività si occupi di spazzamento delle strade e raccolta rifiuti purtroppo senza impianti di smaltimento, l'unica fonte di guadagno reale risulta essere nell’attività di igiene urbana Se tutte queste azioni non venissero attuate il rischio fallimento diventerà sempre più reale" conclude Causa.

cs

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