Eventi - 24 marzo 2018, 09:40

Alle giornate FAI di Primavera "Gli anni di Calice di Sandro Barbagallo"

Calice come mèta di numerosi artisti: un'attrativa unica a livello nazionale che oggi diventa "museo diffuso"

Alle giornate FAI di Primavera "Gli anni di Calice di Sandro Barbagallo"

Tra Finale e Calice, i gli artisti approdavano come in un'isola felice in cui non dovevano dimostrare niente a nessuno e semmai le loro "rivoluzioni" le avevano fatte a tempo debito (come Nangeroni, Reggiani o Scanavino).

Risulta infatti che, rileggendo l'elenco dei circa centoventi nomi che sono passati per Calice, non solo era rappresentata gran parte della migliore arte italiana del dopoguerra ma, salvo qualche eccezione, nessuno era allineato a una qualunque ideologia capace di mistificare la propria arte.

E comunque, per gruppi di tendenza, Nangeroni, Mauro Reggiani, Capogrossi, lo stesso Scanavino, erano legati ad una pittura genericamente definita astratta che si rifaceva alla ripetizione e al modulo. Il gruppo dei più giovani (come Mondino, Nespolo, Mambor, Stefanoni, Ben Vautier e la Weller) erano invece suggestionati dalla grande novità del momento: quella Pop Art americana che aveva in Europa radici antiche sia nell'Art-Brut che nel Dadaismo.

Per capire fino in fondo cosa ha reso così irripetibili gli anni di Calice e la sua leggenda, bisogna metterne a fuoco i presupposti. La prima domanda da porsi è: cosa sogna un giovane artista? In ordine di importanza: trovare uno spazio adeguato alle proprie esigenze espressive ovvero uno Studio; avere intorno un gruppo di amici sostenitori che gli facciano da supporto nei momenti di scoramento; lavorare con un gallerista che sappia promuovere, difendere, far circolare le sue opere.


Queste tre condizioni, tutte presenti nella zona, crearono il giusto interesse e andirivieni tra Finale e Calice. Ma gli artisti di Milano, Torino e Roma, vessati dagli affitti impossibili delle grandi città, furono i primi ad affittare o a comprare una casa-studio. Non c'erano mostre qualunque in giro a Calice. Tra i galleristi Remo Pastori faceva del suo meglio per presentare vecchi maestri e artisti giovani.

A lui, gli artisti, hanno dedicato la raccolta permanente della Casa del Console, donando un opera.
La Delegazione FAI Albenga-Alassio, con il prezioso aiuto del Comune di Calice Ligure, dei volontari e, soprattutto, dei Ciceroni delle scuole superiori del territorio ( Liceo Issel di Finale Ligure, Istituto Falcone di Loano, Liceo Don Bosco ed Istituto Alberghiero Giancarlo, entrambi di Alassio) il 24 e 25 Marzo, nelle giornate Nazionali di Primavera 2018, accompagnerà i visitatori in questo passato di fermento culturale ed intellettuale per le vie della cittadina ligure con l'intento di far conoscere e, quindi, di conservare il patrimonio artistico di quegli anni. I luoghi aperti sabato e domenica dal Fai saranno le tappe di un percorso museale, di "un museo diffuso".

L’idea di “museo diffuso” nasce dalla volontà del Comune di Calice Ligure e della Delegazione Fai di Albenga-Alassio di creare un percorso all’aria aperta alla scoperta dei luoghi cardine di questa storia senza, però, tralasciare i beni storico artistici che caratterizzano la cittadina.


I luoghi aperti ai visitatori

a cura della Delegazione Albenga-Alassio:

·         Casa del Console, via Roma 61

§  Sabato 24, ore 10:00-18:00 (ultimo ingresso 17:30).

§  Domenica 25, ore 10:00-18:00 (ultimo ingresso 17:30).

·         Chiesa di San Nicolò e Oratorio di San Carlo, via Vecchia 83

§  Sabato 24, ore 10:00-18:00 (ultimo ingresso 17:30).

§  Domenica 25, ore 10:00-18:00 (ultimo ingresso 17:30)

(NB! Domenica 25 la chiesa rimarrà chiusa nell’orario di messa, dalle ore 11:00 fino a fine celebrazione).

·         Palazzo Comunale, piazza Massa 15

§  Sabato 24, ore 10:00-18:00 (ultimo ingresso 17:30).

§  Domenica 25, ore 10:00-18:00 (ultimo ingresso 17:30).

·         Cimitero Comunale, via Dante Alighieri

§  Sabato 24, ore 11:00-17:00 (ultimo ingresso 16:30).

§  Domenica 25, ore 11:00-17:00 (ultimo ingresso 16:30).

 

Ingresso dedicato ai soli iscritti FAI, con possibilità di iscriversi in loco

           

            a cura del Gruppo FAI Giovani Albenga-Alassio:

·         Casa-studio di Mario Galvagni, via Costa 4

§  Sabato 24, ore 11:00-12:30 / 14:30-17:00 (ultimo ingresso 16:30).

§  Domenica 25, ore 11:00-12:30 / 14:30-17:00 (ultimo ingresso 16:30).

·         Studio dell’artista Fernando De Filippi, via Campogrande 7

§  Sabato 24, ore 11:00-12:30 / 14:30-17:00 (ultimo ingresso 16:30).

§  Domenica 25, ore 11:00-12:30 / 14:30-17:00 (ultimo ingresso 16:30).

·         Abitazione privata di Maria Luisa Migliari, via Vecchia 7

§  Sabato 24, ore 11:00-12:30 / 14:30-17:00 (ultimo ingresso 16:30).

§  Domenica 25, ore 11:00-12:30 / 14:30-17:00 (ultimo ingresso 16:30).

 

Eventi collaterali

·         Concerto del Maestro Riccardo Pampararo e amici

§  Casa del Console domenica 25, ore 17:00.

·         Laboratorio pratico per bambini, “creazione di palme pasquali

§  Chiesa di San Nicolò sabato 24, dalle ore 15:30 alle ore 16:10.

c.s.

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