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Albenganese | 25 marzo 2018, 10:55

Albenga, 150 ragazzi della scuola secondaria inferiore sulla spiaggia per monitorare lo stato di salute del nostro mare

Gli alunni della scuola media Mameli-Alighieri hanno effettuato rilievi sulla spiaggia di fronte alla piscina utilizzando un metodo standardizzato.

Albenga, 150 ragazzi della scuola secondaria inferiore sulla spiaggia per monitorare lo stato di salute del nostro mare

Anche quest’anno l'Istituto Comprensivo Primo di Albenga ha partecipato al progetto “Il Gioco di Linneo”, proposto dall'Associazione InfoRmare in collaborazione con Reef Check Italia, una onlus  scientifica universitaria non lucrativa dedicata alla protezione e al recupero delle scogliere del Mediterraneo e di tutte le aree coralline. Oltre al coinvolgimento di subacquei volontari per la raccolta di dati in mare, la Onlus Reef Check Italia ha ideato il progetto MAC-E, che prevede il monitoraggio degli ambienti costieri emersi come spiagge o pozze di scogliera, grazie al coinvolgimento di docenti e studenti delle scuole medie.

Ieri infatti oltre 150 alunni della scuola media Mameli-Alighieri, hanno effettuato rilievi sulla spiaggia di fronte alla piscina di Albenga, la stessa monitorata l’anno passato, utilizzando un metodo standardizzato, descritto durante i vari incontri teorici tenuti dallo staff dell’Asd informare.

“Il progetto”, racconta Susanna Manuele, vicepresidente e fotografa subacquea dell’Associazione, “richiede infatti che siano raccolti dati come lunghezza e larghezza della spiaggia tramite una bindella, orientamento e coordinate geografiche tramite bussola e gps e biodiversità della spiaggia attraverso l’analisi della presenza/assenza di organismi ma anche di fattori inquinanti come plastiche, vetri, sigarette, etc. utilizzando un semplice quadrato di 50 centimetri di lato, costruito di ragazzi stessi”. I dati raccolti verranno poi inseriti in un data base internazionale (www.reefcheckitalia.it) che servirà ai ricercatori di tutto il mondo sia per avere un quadro della situazione attuale dello stato di salute del nostro mare, sia per ideare piani di tutela e di gestione di habitat così importanti ma così poco conosciuti e tutelati come le spiagge”.   

“Il successo dell’iniziativa”, racconta il presidente di Informare Gianmichele Falletto, “non è stato solo quello di aver insegnato ai ragazzi a raccogliere dati in modo scientifico attraverso un metodo standardizzato ed accurato seppur semplice. La spiaggia scelta era già stata monitorata l’anno scorso e i professori hanno detto che verranno fatti i rilievi anche l’anno prossimo; questo permetterà agli studenti di analizzare le variazioni stagionali e annuali della spiaggia e di capire l’importanza di raccogliere dati in modo standardizzato per poterli confrontare di volta in volta”.

“Infine”, racconta la  Vice preside della scuola Mara Grossi, “quest’anno gli studenti delle classi seconde, che l’anno scorso avevano già partecipato al progetto, hanno fatto da tutor agli alunni di prima; l’esperimento è riuscito molto bene e l’anno prossimo lo riproporremo senz’altro perchè riteniamo che sia stato molto importante dare ai nostri studenti delle responsabilità, sia quelle scientifiche di raccogliere i dati in modo puntale e preciso, sia quelle di trasmettere ai compagni le proprie conoscenze ed esperienze. Solo responsabilizzando i giovani e noi stessi.

c.s

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