C’è grande attesa tra i dipendenti della nota catena di prodotti hi-tech ‘Trony’, per l’incontro chiesto dai sindacati, per martedì prossimo al Ministero per lo Sviluppo Economico.
La riunione, che vedrà al tavolo esponenti di Cgil, Cisl e Uil anche del ponente ligure, dovrà cercare una via per attivare un ammortizzatore sociale che, per la situazione in atto, non è previsto per Legge. Cassa integrazione o, in caso di licenziamenti, sussidio di disoccupazione: queste le strade che cercheranno i sindacati a tutela dei lavoratori di Dps Groupe, l’azienda che detiene il marchio Trony, i cui dipendenti si sono riuniti mercoledì scorso nelle varie sedi provinciali della Cgil, per partecipare in via straordinaria a una videoconferenza con i vertici nazionali proprio per discutere del fallimento del gruppo.
"La situazione è drammatica - ha dichiarato Cristiano Ghiglia (CGIL) - è indispensabile un ammortizzatore sociale che attutisca l'impatto occupazionale e consenta alle lavoratrici ed ai lavoratori di poter cogliere l'opportunità di essere ceduti a terzi. Il percorso è estremamente complicato in quanto mancano strumenti a sostegno del settore. Al tavolo istituzionale previsto in Regione chiederemo supporto agli enti locali tutti per quanto intendiamo dettagliare al Mise, ricordando ovviamente anche la specifica delle filiali di Vado e Albenga riconducibili al riconoscimento di area crisi complessa del savonese".
Dopo le buone notizie arrivate per i circa 100 dipendenti della catena Self nelle province di Savona e Imperia, anche quelli di Trony sperano di avere risposte dal Ministero. C’è anche la speranza che il curatore fallimentare possa indire una gara, come fatto per ‘Self’ ora passato a ‘Brico Fer’, ma si cercherà anche di proporre un periodo di cassa integrazione o un altro ammortizzatore sociale.
Non sarà facile riuscire ad attivare gli ammortizzatori sociali in questa fase, se non con l’intervento dello Stato ed è anche difficile dare delle tempistiche, nelle procedure di fallimento i tempi non sono brevi. Ci si augura che martedì prossimo possano arrivare risposte importanti da Roma.