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Attualità | 13 aprile 2018, 16:50

Porta Testa chiusa o aperta? Finalborgo.it: "No a un estetismo fine a se stesso a scapito dell'autenticità del Borgo"

Un tema ormai ricorrente, che è riemerso in occasione del recente dibattito pubblico svoltosi al Teatro delle Udienze

Porta Testa chiusa o aperta? Finalborgo.it: "No a un estetismo fine a se stesso a scapito dell'autenticità del Borgo"

Torna in primo piano il dibattito sugli orari di apertura delle porte di Finalborgo. In occasione della recente seduta pubblica al Teatro delle Udienze il problema è stato sollevato da Carolina Saccone, titolare di una delle attività commerciali del centro del Borgo.

Commenta Carolina Saccone: “Avete elencato tante manifestazioni e ve ne diamo atto, ma per quanto riguarda il tema della chiusura di Porta Testa dopo il restauro, sinceramente mi sarei aspettata un po’ più di attenzione alle richieste dei cittadini. E invece non ci avete ascoltato. Quelle poche ore di apertura giovavano a tutti, per un barista che vende un caffè a un euro, perdere quei 10 caffè al giorno a fine anno nel bilancio si contano, eccome”.

Replica il sindaco, Ugo Frascherelli: “Come sempre applicare una decisione porta a pareri differenti, tra chi è pro e chi è contro. Io ho parlato con molte persone che già durante i lavori mi avevano chiesto di non riaprire la piazza. Come mia testimonianza personale posso dire che domenica scorsa mi sono recato a Finalborgo al convegno del CAI: appena sono arrivato c’erano delegati del Club Alpino di tutta l’Italia che lodavano la piazza. Poco dopo sono arrivati due bus di Costa Crociere carichi di turisti e i locali si sono riempiti”.

Tra il pubblico prende la parola l’architetto Virgilio Ferrarotti, che esprime apertamente la propria posizione: “Io sono tra quelli che vogliono la piazza chiusa al traffico. Abbiamo finalmente ridato al Borgo il concetto di piazza come luogo pubblico”.

Tra chi invece ha fin da subito sostenuto la piazza aperta al traffico in alcune fasce orarie, come boccata d’ossigeno per i commercianti e per scongiurare “l’effetto presepe”, cioè un borgo bello ma non vissuto, è l’associazione Finalborgo.it, che commenta: “Purtroppo l’andamento di un rione non può essere valutato soltanto alla domenica ma anche nei giorni feriali e nei mesi di minor afflusso turistico. La nostra posizione in merito agli ingressi delle porte prevedeva l’apertura solamente dalle 6 alle 9:30 in modo da venire incontro alla clientela ‘residenziale’ delle botteghe storiche di Finalborgo, certamente diversa da quella degli articoli sportivi. Ormai però i danni monetari sono consolidati e verificabili”.

Prosegue Finalborgo.it: “Già nel convegno del 2015 avevamo documentato i cambiamenti di Finalborgo: oltre ad attivarsi nella realizzazione di interventi estetici (di certo importanti) bisogna però valutare con attenzione gli andamenti di flusso, per non andare a sfociare in un estetismo fine a se stesso, tutto a danno dell’economia e dell’autenticità del Borgo, con la conseguenza di un inevitabile declino”.

Alberto Sgarlato

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