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Politica | 25 aprile 2018, 13:52

25 aprile: le parole del presidente Toti in piazza Matteotti a Genova

Il discorso si è concluso con una citazione da Calamandrei: "La libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto è preziosa quando comincia a mancare"

25 aprile: le parole del presidente Toti in piazza Matteotti a Genova

Pubblichiamo di seguito l'intervento del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti alle celebrazioni del 25 aprile in piazza Matteotti a Genova.

“Siamo qua oggi per celebrare la Festa della Liberazione, e con essa la Repubblica e le istituzioni che la guidano, in cui tutti noi ci dobbiamo riconoscere. Per questo vorrei inviare, a nome di tutta la Liguria e della città di Genova, e sono certo di cogliere l’auspicio di tutti, un augurio e un pensiero al presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, che oggi sta attraversando in un momento di difficoltà e che tutti quanti ci auguriamo possa superare al più presto.

Come massima carica dello Stato ci ha rappresentato tutti, come recita la nostra Costituzione, a prescindere dalle nostre idee, dal nostro credo politico, dalla nostra religione. Perché il bello del 25 aprile, il bello della democrazia che ne è seguita e il bello della Repubblica italiana è che io possa stare qua a parlare e qualcuno possa fischiarmi, e che poi non succeda niente.

Ci si ritrova subito dopo, almeno tra quelli che credono in quella Carta costituzionale per cui le persone che siamo qua a onorare hanno combattuto”, ha dichiarato il presidente.

“Quando si parla di come difendere i valori della nostra Costituzione, credo che coloro che vanno festeggiati, se possiamo dirlo così, siano tutti i cittadini, soprattutto quelli che lavorano per la cosa pubblica, che fanno con onore, rispetto e serietà il loro lavoro: le forze dell’ordine che anche oggi sono qua a proteggerci, i magistrati nei tribunali, i funzionari pubblici elettivi e non.

Sono tutti loro che mantengono vivo, con il loro agire quotidiano, il senso della Liberazione che stiamo festeggiando, il senso della Repubblica che hanno costruito per noi, perché noi oggi occupiamo delle cariche pro tempore grazie a quelli che hanno combattuto”, ha aggiunto Toti. 

“Noi oggi celebriamo la Liberazione con alcuni riti, come quello di ritrovarci qua, con le corone d’alloro a chi è caduto e i discorsi alla memoria, ma in realtà noi tutti celebriamo questa giornata ogni mattina della nostra vita, con dei comportamenti anche banali, ma che sono il sale della libertà che ci è stata data: quando uscite di casa e comprate un giornale sulla libera stampa, quando dal vostro smartphone accedete a un sito internet da cui prendete le informazioni, quando a tavola, o all’angolo di una strada, discutete con i vostri amici di politica avendo idee diverse, tutto questo è la libertà per cui qualcuno ha combattuto allora”, ha proseguito.

“Calamandrei diceva che La libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto è preziosa quando comincia a mancare. Credo che sia compito di tutti noi, non solo oggi, sarebbe troppo facile, ma giorno dopo giorno, soprattutto con il difficile esercizio della tolleranza e del rispetto, difendere quella nostra libertà come difendiamo l’aria”, ha concluso.

c.s.

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